Le imprese sostenibili sono anche quelle digitalmente più mature. Il legame esiste ed è stato misurato da una ricerca condotta dall’osservatorio Innovazione digitale nelle piccole e medie imprese del politecnico di Milano, cui ha partecipato TeamSystem.
Il campione di indagini
L’analisi ha preso in esame circa 500 Pmi e studiato quattro macroaree di business:
- cultura e organizzazione per l’innovazione;
- digitalizzazione dei processi core;
- digitalizzazione dei processi di supporto;
- utilizzo di tecnologie ad alto impatto innovativo.
Imprese sostenibili e digitalizzate
Solo il 34% delle imprese può dirsi “digitally mature”, ossia mostrano un elevato grado di maturità in tutte le aree. L’11% del campione è “committed”, ossia pronto a compiere il salto verso la digitalizzazione.
Calcolando l’interrelazione tra gli interventi promossi in tema di sostenibilità e la varietà di azioni introdotte emerge che il Digital maturity score è cresciuto del 10% al pari di un incremento del 6,0-7,9% nell’indice di sostenibilità. In particolare, ha riguardato il settore manifatturiero e delle costruzioni, dove l’indice è in media del 23,4%. Gli investimenti in sostenibilità si sono concentrati, per quasi il 30% del panel, sulla produzione dei beni o servizi. Poi sul rispetto dell’ambiente per il 28% del campione. Infine sulla sede di lavoro per il 26%.
Il resto del campione si divide tra le aziende “digitally immature” (23%) cioè carenti in tutte le suddette quattro aree e quelle “process-oriented” (32%), che sono meno pronte culturalmente e meno interessate alla tecnologia innovativa, anche si stanno sforzando a compiere il salto digitale.
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