“Puntare sulle green city, oggi più che mai, è dunque la scelta decisiva non solo per il benessere dei cittadini ma per avere città in grado di attrarre e mantenere attività economiche, investimenti, ricerca e per generare nuova e buona occupazione, in particolare per i giovani”. La lotta ai cambiamenti climatici passa per la transizione sostenibile delle nostre città, come commenta in nota stampa Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, intervenuto durante la prima Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata dal Green City Network, promosso dalla Fondazione, in collaborazione con le Regioni Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. Per riuscirci quattro gli obiettivi generali:
- assicurare un’elevata qualità ambientale;
- utilizzare le risorse in modo efficiente e circolare;
- adottare misure per contrastare il cambiamento climatico;
- promuovere l’eco-innovazione, la green economy e il miglioramento della governance.
Da raggiungere grazie alle 15 linee guida presentate in sede d’evento:
- puntare sulla qualità urbanistica e architettonica delle città;
- garantire un’adeguata dotazione di infrastrutture verdi urbane e periurbane;
- assicurare una buona qualità dell’aria;
- rendere più sostenibile la mobilità urbana puntando sulla multimodalità come stimolo ad abbandonare l’auto privata;
- puntare sulla rigenerazione urbana e rafforzare la tutela del suolo;
- estendere la riqualificazione, il recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente;
- sviluppare la prevenzione e il riciclo dei rifiuti verso un’economia circolare;
- gestire l’acqua come risorsa strategica attraverso politiche attive di contrasto agli sprechi e di restituzione dopo l’uso;
- abbattere le emissioni di gas serra fissando i propri obiettivi di riduzione al 2030 e al 2050 in armonia con gli impegni nazionali e internazionali;
- ridurre i consumi di energia in ogni comparto;
- sviluppare la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili;
- adottare misure per l’adattamento al cambiamento climatico;
- promuovere l’eco-innovazione;
- sviluppare la green economy per trasformare le sfide ambientali in opportunità;
- migliorare la governance attraverso l’integrazione con i diversi strumenti di programmazione e con le risorse provenienti da iniziative nazionali ed europee affini.
“Le città hanno un ruolo determinante nel rispondere alla sfida del mutamento climatico: devono farsi il vero motore della transizione ecologica verso un modello di sviluppo più sostenibile”, ha commentato in nota Paola Gazzolo, Assessore all’Ambiente della Regione Emilia Romagna. Per questo, ha proseguito, “mettiamo a disposizione di amministratori locali, professionisti e anche dei singoli cittadini uno strumento utile per valutare scelte e politiche dal punto di vista della sostenibilità e tracciarne una sorta di ‘marchio di qualità’ green”.
“Il Friuli Venezia Giulia vanta un lungo percorso di definizione di una propria Green policy basato su un approccio integrato alle tematiche ambientali – ha commentato l’Assessore all’Energia Fabio Scoccimarro – Per esempio si sta lavorando per la sostituzione di parte del parco mezzi regionale, con nuovi a trazione elettrico. Non da ultimo il Friuli Venezia Giulia è anche parte dell’European Green Belt, l’unico partner italiano a entrare in questo corridoio verde che unifica 24 Paesi lungo la vecchia cortina di ferro e che ha, fra gli altri, come obiettivo il mantenimento della biodiversità autoctona”.
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