Il rapporto di Globaldata, “Global methanol capacity and capital expenditure outlook to 2030” mostra l’evoluzione e i paesi più impegnati nel settore.
Nel rapporto è indicata una rilevante crescita della capacità di metanolo nei prossimi anni: si passerà dalle 148,44 milioni di tonnellate annue (mtpa) del 2019 alle 310,94 nel 2030, con un aumento del 109%. Di questo incremento Russia, Iran e Usa rappresenteranno il 59%.
Perché come spiega Dayanand Kharade, analista petrolio e gas di Globaldata: “L’abbondante disponibilità di materie prime a basso costo in Russia e Iran e il vantaggio del gas di scisto negli Stati Uniti sono la ragione principale della corsa all’aggiunta di capacità di metanolo in questi paesi”.
Le posizioni di Russia, Iran, Stati Uniti
La Russia rappresenta la più alta crescita di capacità con 40,35 mtpa entro il 2030. Le principali aggiunte di capacità proverranno dallo Sherwood energy maysky methanol plant con una capacità di 7,20 mtpa entro il 2030.
Segue l’Iran con una capacità aumentata di 29,39 mtpa entro il 2030. Le principali aggiunte di capacità proverranno dall’impianto di metanolo Mahan Chemical zagros petrochemical Eslamabad-e-Gharb, con una capacità di 1,85 mtpa entro il 2030.
Chiudono al terzo posto gli Stati Uniti, con un incremento di capacità pari a 23,74 mtpa nei prossimi 10 anni. Le maggiori capacità aggiunte proverranno dall’impianto di metanolo di Kalama di NW innovation works e da quello di St. Helens di NW innovation works, ciascuno con la capacità di 3.60 mtpa.
Sherwood energy ltd, Igp methanol llc e NW innovation works inc saranno le prime tre società a livello globale in termini di crescita di capacità pianificata e annunciati fino al 2030.
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