Secondo l’Autorità idrica toscana il progetto del dissalatore di Mola, sul versante orientale dell’Elba, è “un’opera strategica della Regione Toscana, riconosciuta tale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed è fondamentale per la messa in sicurezza” dell’isola, si legge nella nota stampa. L’impianto sarebbe necessario poiché il tubo sottomarino è oltre il tempo di vita tecnico e, spiega la nota, si starebbe rapidamente deteriorando dal punto di vista della qualità e l’acqua della Val di Cornia non sarebbe sufficiente a coprire il fabbisogno dell’isola.
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“Condotta sottomarina in deterioramento”
La principale questione riguarda quindi la condotta sottomarina, “sottoposta a sollecitazioni ben superiori a quelle della rete acquedottistica terrestre. Una sua rottura o un eventuale problema metterebbe l’Elba in uno stato di emergenza assoluta, anche dal punto di vista della salute pubblica”, si legge nella nota stampa.
La scelta di Mola, secondo quanto dichiarato dall’Autorità, pone il dissalatore come l’opera più sicura e sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico: “Tutti gli atti del progetto hanno passato il vaglio di una decina di istituzioni pubbliche. Infatti l’attività di monitoring sul progetto è già stata eseguita. Quindi il progetto del dissalatore ha tutte le carte in regola per essere concretizzato”, viene specificato a tal proposito.
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Proteste contro il dissalatore: “Tecnicamente infondate”
Con riferimento ai movimenti di opposizione al dissalatore, l’Autorità afferma che “sono tecnicamente infondate le opinioni di esponenti di poche associazioni e categorie che fanno affermazioni sul dissalatore senza conoscerne il progetto”.
Proprio al presidente di Regione, Eugenio Giani, è indirizzata la petizione lanciata su Change.org dal Comitato per la difesa di Lido e Mola: “Per quest’impianto con decreto legge regionale non è stata fatta una Via (Valutazione di impatto ambientale) perché tale progetto avrebbe incidenza non significativa. Ci si è limitati ad un provvedimento dirigenziale n.4515 del 12/04/2017, escludendo una procedura di Via e in tutte le occasioni il management delle succitate aziende (Ait – Autorità idrica toscana ed Asa – Azienda servizi ambientali, ndr) sostiene invece che è stata verificata la piena sostenibilità ambientale”, si legge nel testo della petizione.
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Sul tema ’Autorità Idrica Toscana, in collaborazione con l’Asa Spa e con il patrocinio di tante realtà tra cui la Regione Toscana, nel 2021 ha promosso la campagna di informazione “Prima l’acqua” composto da sei webinar moderati dalla giornalista di Canale Energia, Ivonne Carpinelli.
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