L’intelligenza artificiale generativa (Generative AI) trasformerà in modo sostanziale il mondo delle utilities, a partire da tre direttrici principali che possono essere definite “archetipi”: nuove modalità di interazione con i clienti, una ridefinizione degli asset aziendali attraverso l’incrocio tra “fisico” e “digitale” (phygital) e, infine, la progettazione di nuovi servizi, costruiti attorno ai lavoratori.
È quanto emerge dall’analisi Agici-Accenture presentata il 9 maggio a Milano in occasione del workshop “Le utilities nell’era della Generative AI: ottimizzazione, competitività e gestione degli asset”, alla presenza dei top manager delle principali aziende del settore.
Gli scenari futuri
Si stima che la Gen AI porterà le utilities a incrementare la loro produttività del 25 per cento a livello globale. Solo in Italia, nei prossimi dieci anni, darà impulso alle creazione di circa 2,5 milioni di nuove opportunità lavorative.
“C’è chi sostiene che l’intelligenza artificiale consumi troppa elettricità, ma in realtà i server a essa dedicati consumano una frazione molto piccola di energia rispetto a quella che ci fanno risparmiare”, ha spiegato Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella penetrazione delle rinnovabili
L’AI giocherà un ruolo importante anche nella diffusione dell’energia rinnovabile: “Da un lato, efficienterà la pianificazione della produzione, anche in funzione dei profili di consumo, in modo da ottimizzare e far coincidere sempre più i profili di generazione con quelli di consumo”, ha commentato Giuseppe Argirò, amministratore delegato di CVA.
“Dall’altro, favorirà un’efficace gestione della rete, ovvero del trasporto e della distribuzione di energia: è chiaro che, attraverso la sua capacità di elaborazione dei dati e di profilazione di tutti gli utenti, l’AI efficienterà in maniera straordinaria l’equilibrio della rete”.
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Le raccomandazioni per le aziende
Le imprese dovranno mettersi nella condizione di sfruttare appieno la Generative AI adottando, secondo lo studio Agici-Accenture, un approccio di “reinvenzione”, operando in sinergia con partner qualificati per rivedere i percorsi dei clienti e le modalità di lavoro al proprio interno. Dovranno poi costruire un modello flessibile per rendere l’intelligenza artificiale scalabile, accertandosi che venga usata in modo responsabile e senza generare rischi.
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L’AI sarà quindi utile nella gestione dei consumi sia energetici sia idrici e, in particolare, nella “riduzione delle perdite all’interno della rete di distribuzione dell’acqua. Siemens ha due sistemi dedicati: LV Insights, un sistema di gestione della rete di bassa tensione, e SIWA Leak, che permette di verificare la presenza di perdite all’interno delle condutture”, ha detto Floriano Masoero, amministratore delegato di Siemens Italia.
I premi Manager Utilities
Al termine dell’incontro sono stati consegnati i premi “Manager Utilities – Andrea Gilardoni” per l’anno 2023, a:
- Monica Iacono, CEO di ENGIE Italia, nella categoria Energia;
- Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren, nella categoria Servizi pubblici locali;
- Valentina Tamburini, Head of Strategy di A2A, nella categoria speciale “L’energia di domani: il futuro è donna”.
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