L’inquinamento nelle città si combatte con le foreste cittadine

Costi di gestione e pianificazione al centro dello sviluppo dei guardiani verdi delle città e dei cittadini

Un ecosistema vivibile e sostenibile in uno scenario in cui le città diventeranno i luoghi  in cui il 70% delle persone abiterà in un prossimo futuro. Un aspetto che rende centrale pensare a città che non solo siano sostenibili e con edifici smart ad alta efficienza ma che vedono anche un ruolo centrale delle foreste urbane come garanti del polmone verde cittadino. Gli alberi riscattano così il loro ruolo millenario di guardiani verdi della salute umana, non solo come strumento per abbattere la CO2 nell’aria, ma anche per garantire una qualità della vita e dell’aria più salutare.

Su questi temi è aperta la due giorni di confronti “The Forest city” che si sta svolgendo a Roma nell’auditorium della Biblioteca nazionale.

Antonio Scino Capo di Gabinetto del MASE
Antonio Scino Capo di Gabinetto del MASE. Foto di Agnese Cecchini

“Venaria ha tracciato una linea da cui credo non si tornerà indietro. La COP29 ha segnato un tracciato e la nostra impressione è che anche le nostre industrie stiamo seguendo questo senso” sottolinea Antonio Scino Capo di Gabinetto del MASE intervenuto ai lavori. “Le transizioni devono essere accompagnate sempre da un equilibrio con l’aspetto sociale”.

La parte energetica impatta su tutti gli impegni ambientali” rimarca Scino che sottolinea come il Pniec dovrà essere chiuso per fine giugno e sarà un piano che prevederà spazio per l’accumulo di 1,5 TW e ci sarà anche un tracciato dedicato alla ricerca nucleare, ma anche decarbonizzazione stradale, aree verdi e biodiversità, controllo idrogeologico”. Per cui saranno impiantati 4,5 milioni di alberi entro il 2026 nelle città metropolitane più importanti e su circa il 15% del territorio nazionale coperto dai comuni. Il tutto grazie a un “piano di forestazione che è uno strumento progettuale” seguito da una cabina di regia qualificata con rappresentanti ISPRA e Carabinieri forestali.

Leggi anche: Le città verdi hanno bisogno di pianificazione

I costi per le città fuori dal Patto di Stabilità

Una ricchezza per il territorio che porta con sé dei costi importanti di gestione per le città, vincolate dal Patto di stabilità. Per questo è necessario secondo Sergio Costa, vicepresidente alla Camera dei Deputati è necessario trasformare le spese di manutenzione dei boschi in “spese di investimento“. In questo modo si può uscire dai vincoli posti dal Patto di Stabilità. 

Sergio Costa
Sul podio Sergio Costa, vicepresidente alla Camera dei Deputati. Foto di Agnese Cecchini

Un vantaggio importante per la qualità della vita nelle città che dall’altra parte vive il contraltare dello spopolamento delle aree rurali. Anche questo “sarà un problema da gestire” come ha sottolineato Cristiano Fini presidente nazionale CIA agricoltori italiani.

Foreste cittadine per contrastare i danni alla salute

foreste cittadine Matilda Van den Bosch, ricercatore senior presso il Barcelona Instutute of Global Health, Spagna European Forest Institute Biocities Facility.
Sul podio: Matilda Van den Bosch, ricercatore senior presso il Barcelona Instutute of Global Health, Spagna European Forest Institute Biocities Facility. Foto di Agnese Cecchini

Un verde che va tutelato in quanto può comportare un abbattimento di rischi di malattie derivate dall’inquinamento. Non solo forme tumorali, ma anche disturbi nel comportamento spiega Matilda Van den Bosch, ricercatore senior presso il Barcelona Instutute of Global Health, Spagna European Forest Institute Biocities Facility.

“Conosciamo la risposta: possiamo migliorare le opportunità di vita delle persone piantando alberi. Oltre che per la qualità dell’aria anche per limitare la crescita delle temperature che hanno causato migliaia di morti in queste ultime estati caratterizzate da ondate di calore”.

Leggi anche: Il verde in città fa bene alla salute mentale e all’ambiente

 


Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.