Un ecosistema vivibile e sostenibile in uno scenario in cui le città diventeranno i luoghi in cui il 70% delle persone abiterà in un prossimo futuro. Un aspetto che rende centrale pensare a città che non solo siano sostenibili e con edifici smart ad alta efficienza ma che vedono anche un ruolo centrale delle foreste urbane come garanti del polmone verde cittadino. Gli alberi riscattano così il loro ruolo millenario di guardiani verdi della salute umana, non solo come strumento per abbattere la CO2 nell’aria, ma anche per garantire una qualità della vita e dell’aria più salutare.
Su questi temi è aperta la due giorni di confronti “The Forest city” che si sta svolgendo a Roma nell’auditorium della Biblioteca nazionale.
“Venaria ha tracciato una linea da cui credo non si tornerà indietro. La COP29 ha segnato un tracciato e la nostra impressione è che anche le nostre industrie stiamo seguendo questo senso” sottolinea Antonio Scino Capo di Gabinetto del MASE intervenuto ai lavori. “Le transizioni devono essere accompagnate sempre da un equilibrio con l’aspetto sociale”.
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I costi per le città fuori dal Patto di Stabilità
Una ricchezza per il territorio che porta con sé dei costi importanti di gestione per le città, vincolate dal Patto di stabilità. Per questo è necessario secondo Sergio Costa, vicepresidente alla Camera dei Deputati è necessario trasformare le spese di manutenzione dei boschi in “spese di investimento“. In questo modo si può uscire dai vincoli posti dal Patto di Stabilità.
Un vantaggio importante per la qualità della vita nelle città che dall’altra parte vive il contraltare dello spopolamento delle aree rurali. Anche questo “sarà un problema da gestire” come ha sottolineato Cristiano Fini presidente nazionale CIA agricoltori italiani.
Foreste cittadine per contrastare i danni alla salute
Un verde che va tutelato in quanto può comportare un abbattimento di rischi di malattie derivate dall’inquinamento. Non solo forme tumorali, ma anche disturbi nel comportamento spiega Matilda Van den Bosch, ricercatore senior presso il Barcelona Instutute of Global Health, Spagna European Forest Institute Biocities Facility.
“Conosciamo la risposta: possiamo migliorare le opportunità di vita delle persone piantando alberi. Oltre che per la qualità dell’aria anche per limitare la crescita delle temperature che hanno causato migliaia di morti in queste ultime estati caratterizzate da ondate di calore”.
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