E’ una tecnologia che l’India sta studiando da circa 27 anni e che potrebbe riuscire ad adottare in tempi non troppo lontani. Si tratta del Rebel Factor Fast-Breeder (FBTR), un particolare tipo di reattore nucleare in cui i neutroni durante la reazione a catena atomica viaggiano a velocità più elevate.
+ 70% di energia
Gli scienziati stanno lavorando al progetto da circa 15 anni nella gigantesca centrale nucleare diKalpakkam, una città sulle rive della baia di Bengala vicino a Chennai. “I reattori [F] possono aiutare a estrarre fino al 70% in più di energia dei reattori tradizionali e sono più sicuri, riducendo i rifiuti radioattivi a lungo termine“, ha spiegato al Times of IndiaYukiya Amano, DG dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) di Vienna, come si legge su Science Alert.
Maggiore sicurezza
L’Uranio non è comune in India, ma il Paese ha a disposizione grandi quantità di torio, utilizzato dal prototipo del reattore (PFBR) a Kalpakkam. Un altro elemento chiave è la sicurezza. Questi macchinari “sono molto più sicuri delle attuali centrali nucleari“, ha spiegato al Times of India Arun Kumar Bhaduri, direttore del Centro Indira Gandhi per la Ricerca Atomica (IGCAR) diKalpakkam, sottolineando le alte potenzialità di questa tecnologia. L’India è il secondo Paese al mondo ad adottare questa soluzione dopo la Russia.
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