- Il porto di Trieste investe sulla mobilità sostenibile.
- Si riconverte e diventa più ecologico il parco auto in dotazione all’Autorità di Sistema.
Messi in strada due nuovi mezzi ad alimentazione elettrica, appena consegnati e acquistati con risorse comunitarie. Installate anche le colonnine di ricarica.
L’acquisto è stato possibile grazie al progetto SUSPORT: SUStainable PORTs, finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera interreg Italia-Croazia 2014-2020.
Obiettivo del Programma è quello di migliorare la prestazione ambientale e l’efficienza energetica dei porti adriatici di Italia e Croazia, realizzando azioni pilota in diversi ambiti quali il rumore, la qualità dell’aria e l’emissione di CO2.
Coinvolti attori croati e istituzioni dei due paesi
La disponibilità totale è di 7.142.000 euro, di cui 753.000 per l’Autorità giuliana che è anche capofila del progetto. Susport vede infatti partecipare anche gli scali di Venezia, Ravenna, Ancona, Bari e Porto Nogaro.
Presenti, inoltre, anche i principali porti croati: Fiume, Zara, Spalato, Ploče, Dubrovnik, nonché Enti di ricerca e Agenzie di promozione di entrambi i Paesi.
Zeno D’Agostino, presidente dei porti di Trieste e Monfalcone, spiega: “Abbiamo definito un piano ad hoc, per una maggior vivibilità dello scalo e per favorire la transizione ecologica. Siamo al lavoro non solo sul rinnovo e la riqualificazione del parco veicolare dell’Ente, ma anche dei mezzi operativi impiegati in banchina”.
I finanziamenti dietro al progetto Green Ports
Il progetto Green Ports è finanziato dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica con fondi Pnrr. Con un investimento di 4 milioni, l’Autorità di Sistema realizzerà infrastrutture di ricarica per mezzi operativi, quali trattori portuali e reach stacker.
L’operazione rappresenta uno dei tasselli della più ampia strategia di decarbonizzazione dello scalo giuliano, perseguita anche con la progettazione di tutti gli impianti di cold ironing degli scali di Trieste e Monfalcone.
Nel biennio 2021-2022, la quota di investimenti in progetti UE allocata dall’Authority giuliana nel settore green è stata pari a 6,7 milioni di euro.
Il progetto NOEMIX
Va segnalato, infine, che grazie al progetto NOEMIX (Horizon2020) guidato dalla regione Friuli Venezia Giulia, anche il resto del parco auto sarà interamente sostituito con veicoli elettrici e alimentato da ulteriori sette colonnine di ricarica.
L’obiettivo è ridurre le emissioni in porto, provenienti in gran parte dai mezzi operativi pesanti in uso agli operatori, che pagheranno l’energia utilizzata.
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