In un’ottica di trasparenza, maggior coinvolgimento dei cittadini e miglioramento del dialogo sulla ripresa, il Parlamento europeo chiede di poter attuare un controllo democratico sui piani nazionali di ripresa resilienza e sull’attuazione dei fondi europei del Next generation EU al fine di ottenere informazioni rilevanti sugli stessi.
La richiesta democratica del Parlamento europeo
A chiederlo gli eurodeputati con una risoluzione non legislativa adottata con 602 voti favorevoli, 35 contrari e 56 astensioni. L’idea alla base della richiesta è che la condivisione di queste valutazioni preliminari non comprometterà in alcun modo l’esito della procedura, anche perché la fase di valutazione è in uno stadio avanzato e probabilmente saranno approvati. Anzi, secondo i deputati, la supervisione avrebbe un impatto positivo sul dialogo da attuare in merito alla ripresa.
Inoltre, il fatto di coinvolgere l’organo legislativo europeo conferirebbe maggiore titolarità ai cittadini, rafforzandone la legittimità.
I deputati ritengono fondamentale che le Commissioni del Parlamento debbano essere informate sui risultati preliminari riguardanti l’adempimento degli obiettivi concordati con i paesi, anche perché in questo modo possono valutare la corretta spesa dei fondi. Queste informazioni dovranno essere fornite in un formato che sia di facile comprensione e comparazione tra i diversi piani degli stati.
Clima e ambiente nel Next Generation Eu
Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è la parte più consistente del pacchetto Next Generation EU, nato per aiutare i paesi europei ad affrontare le conseguenze della pandemia, con un ammontare di 627,5 miliardi tra prestiti e sovvenzioni.
Sappiamo che, per poter accedere al finanziamento, questi piani devono rispondere a determinati requisiti, tra i quali: destinare almeno il 37% del proprio bilancio al clima e almeno il 20% alle azioni digitali, oltre a rispettare lo stato di diritto e i valori fondamentali dell’Unione e comprendere uguaglianza di genere e pari opportunità.
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