Consiglio europeo
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Il Consiglio europeo ha approvato ufficialmente il programma Connecting Europe facility 2.0 (Cef 2.0), che comprende un pacchetto che ammonta a 33,71 miliardi di euro, finalizzato al finanziamento di infrastrutture sostenibili ed efficienti nei settori del digitale, dei trasporti e dell’energia.

Il programma Connecting Europe facility 2.0

La connettività è stata identificata come un fattore imprescindibile sia per l’economia che per la società nel suo complesso, non sarà possibile infatti, colmare i divari economici senza un accesso alle reti per tutti. I progetti sul tema dovranno apportare un contributo al mercato unico digitale e agli obiettivi dell’Unione sul tema. La cifra sarà così ripartita: 25,81 miliardi di euro andranno ai trasporti, 5,84 all’energia e 2,07 miliardi al digitale.

Il Cef 2.0 intende anche favorire una stretta cooperazione tra le tre aree del digitale, della mobilità e dei trasporti. In questo settore, il programma promuoverà la realizzazione di reti interconnesse e multimodali al fine di sviluppare e modernizzare le infrastrutture ferroviarie, stradali e marittime.

Maggior rilievo sarà data allo sviluppo delle reti di trasporto transeuropee (Ten-t), con un occhio di riguardo ai progetti transfrontalieri; 1,38 miliardi di euro saranno destinati ai progetti ferroviari da sviluppare tra i Paesi della coesione, mentre 1,69 miliardi andranno alla mobilità militare. 

Nel settore dell’energia, l’obiettivo è integrare il mercato europeo attraverso lo sviluppo dell’interoperabilità delle reti energetiche in modo da accelerare la decarbonizzazione e rendere sempre più sicuro l’approvvigionamento. 

Anche i progetti transfrontalieri per la generazione di energia rinnovabile potranno beneficiare del finanziamento. L’efficienza energetica sarà il criterio base per potersi aggiudicare i fondi.

Il presidente del Consiglio Ue e ministro portoghese delle infrastrutture, Pedro Nuno Santos ha dichiarato in una nota stampa: “Il Cef ha dato un grande contributo all’integrazione europea, in particolare facilitando i collegamenti transfrontalieri, promuovendo la coesione e la sostenibilità e rafforzando la competitività attraverso investimenti infrastrutturali mirati. Questo secondo Cef è ancora più forte e giocherà un ruolo significativo nella ripresa post-Covid e nella costruzione di una Unione neutrale dal punto di vista climatico”.


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