Maire tecnimont ed Enel green power, attraverso le rispettive controllate Nextchem ed Enel green power North America, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa per favorire la produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi negli Stati Uniti.
Maire tecnimont ed Enel green power insieme per l’idrogeno verde
“Siamo attivamente alla ricerca di opportunità in questo segmento in diverse parti del mondo, sia in Europa sia nelle Americhe, e siamo entusiasti di unire le forze con partner come Maire tecnimont per sfruttare al massimo le significative potenzialità rappresentate dall’idrogeno verde per la decarbonizzazione di settori le cui emissioni sono più difficili da abbattere”, ha dichiarato in una nota stampa Salvatore Bernabei, amministratore delegato di Enel green power.
Il progetto dovrebbe essere operativo nel 2023. Punta a produrre l’energia rinnovabile generata da uno degli impianti solari di Egpna negli Stati Uniti per ottenere H2 rinnovabile e, con questo, alimentare una bioraffineria. Rappresenta la prima parte di un accordo quadro con cui saranno valutate la realizzazione di progetti congiunti e la sperimentazione di tecnologie avanzate per aumentare l’efficienza nella produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili.
Nextchem sarà il partner tecnologico e di ingegneria e full turnkey Epc (Engineering, procurement and construction) contractor. Fornirà quindi a Enel green power l’assistenza tecnica necessaria per lo sviluppo e la realizzazione del progetto. Il player italiano così facendo valuterà l’opportunità di posizionare nella sua pipeline di sviluppo negli Stati Uniti degli elettrolizzatori.
“Siamo veramente orgogliosi di essere stati scelti da Enel come partner per questa iniziativa industriale, che valorizza le competenze del nostro Gruppo nella chimica dell’idrogeno applicata alla produzione di idrogeno verde da energie rinnovabili solari e rappresenta un passo importante nello sviluppo delle nostre iniziative legate all’idrogeno verde, uno dei pilastri fondanti della nostra strategia per l’idrogeno. Uno dei punti chiave della nostra strategia di business è fungere da abilitatore e facilitatore di schemi tecnologici integrati. Il mercato americano si dimostra ancora una volta interessante per noi e lo osserviamo con grande attenzione”, rimarca Pierroberto Folgiero, amministratore delegato del gruppo Maire tecnimont e di Nextchem.
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