“I treni a idrogeno saranno fondamentali per la decarbonizzazione dei trasporti, soprattutto in alternativa agli omonimi a diesel lì dove è impossibile elettrificare la rete”. In poche convincenti parole l’amministratore delegato di Alstom Henri Poupart-Lafarge, intervenuto nel corso dell’evento online Hydrogen fuel cell technology on rails: Embracing the future (21 aprile 2021), ha mostrato quanto la sua azienda creda in questo vettore per il futuro del trasporto su ferro. “L’idrogeno è la soluzione giusta”, ha rimarcato, è “pienamente riconosciuta come soluzione chiave” da paesi come Germania, Italia e Francia che hanno siglato contratti con l’impresa.
L’utilizzo dell’idrogeno su reti non elettrificate rappresenta il complemento perfetto, la ricetta per proseguire nella strada della sostenibilità dei trasporti, ha rimarcato il ministro federale tedesco. “L’anno scorso è stato compiuto uno sforzo di programmazione per i carburanti alternativi e le batterie”, ha detto, la pandemia di Covid-19 non ha fermato la voglia di sostenibilità.
A sei anni dalla presentazione del primo treno a Berlino e a quasi tre dalla circolazione in rete, l’azienda afferma convinta che i treni a idrogeno hanno le stesse operatività e facilità di guida dei più tradizionali a diesel. L’obiettivo ora è di migliorare la tecnologia, ridurre l’uso di materie prime ed efficientare le prestazioni.
A fare da test i mezzi che circolano regolarmente sulle linee pubbliche di Germania e Austria, guidati da personale abituato a mezzi elettrici. Questi consentono di raccogliere dati sulle prestazioni delle fuel cell e delle batterie oltre che dei sistemi di gestione dell’energia. Inoltre, sono utili banchi di prova per la sicurezza dell’approvvigionamento e il rifornimento.
Andreas Frixen, direttore del prodotto Green rail solutions bei, ha presentato il nuovo treno passeggeri Coradia iLInt che avrà una design interno più ampio e spazioso, un miglioramento del concept dell’illuminazione a Led e dell’isolamento acustico e termico. Non manca l’attenzione al ricambio interno d’aria con l’aggiunta di condotte.
Ulteriori miglioramenti sono riservati alla connettività delle batterie, al posizionamento e alle performance delle fuel cell, all’efficientamento e all’affidabilità. L’utilizzo del nuovo treno porterà una serie di benefici agli operatori, promette Alstom, tra cui: riduzione dei costi di manutenzione e pulizia, emissioni zero, maggiore flessibilità.
I primi treni di nuova generazione circoleranno in Germania nel 2022. L’accordo è stato siglato con le società tedesche Lnvg e Rmv. Nei piani dell’azienda c’è anche l’Italia, con l’accordo siglato con Ferrovienord per 20 treni a media capacità destinati al servizio ferroviario regionale.
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