Solar API, Air Quality API e Pollen API: sono le tre nuove API (Application Programming Interface) che Google ha svelato oggi 29 agosto, in occasione del Google Cloud Next ’23 di San Francisco. Tre nuovi prodotti, disponibili su Google Maps, che consentiranno di monitorare alcuni parametri vitali per la tutela dell’ambiente e dei cittadini. Scopriamoli nel dettaglio.
Solar API
Insieme al Project Sunroof del 2015, consente di mappare il potenziale dell’energia solare. Si tratta di uno strumento che utilizza risorse di mappatura e di calcolo per fornire dati dettagliati sul potenziale solare dei tetti di oltre 320 milioni di edifici in quaranta Paesi, tra cui l’Italia, gli Stati Uniti e il Giappone.
L’intelligenza artificiale estrae informazioni 3D sulla geometria del tetto direttamente dalle immagini aeree, insieme a dettagli su alberi e ombre, che vengono confrontati con fattori come l’andamento meteorologico dell’area in questione e i costi energetici.
Air Quality API
È un’interfaccia che convalida e organizza ogni ora diversi terabyte di dati provenienti da molteplici fonti – tra cui stazioni di monitoraggio governative, analisi meteorologiche, sensori e satelliti – per fornire informazioni affidabili sulla qualità dell’aria e sull’inquinamento atmosferico in oltre cento Paesi di tutto il mondo, compresa l’Italia. Tiene conto anche dell’andamento del traffico in tempo reale.
Pollen API
È uno strumento innovativo che fornisce informazioni accurate sui pollini per gli allergeni più comuni in oltre 65 Paesi, compreso il nostro. Un aiuto importante, considerando che l’aumento delle temperature medie globali sta favorendo la produzione di polline da parte delle piante.
L’API fornisce dati localizzati sul conteggio dei pollini, visualizzazioni attraverso mappe di calore, informazioni dettagliate sugli allergeni legati alle piante e consigli utili per i soggetti allergici per limitare l’esposizione. Un tool che può essere integrato anche nelle applicazioni per la pianificazione dei viaggi.
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La missione di Google in termini di riduzione delle emissioni climalteranti
L’obiettivo di Google è proprio quello di far sì che le aziende possano “accedere a informazioni ambientali complete e aggiornate per sviluppare prodotti sostenibili e aiutare le persone ad adattarsi agli impatti del cambiamento climatico. La nostra ambizione è quella di aiutare individui, città e partner a ridurre collettivamente un gigatone di emissioni equivalenti di carbonio all’anno entro il 2030”, si legge nel comunicato.
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