Ecar Ante 1La mobilità elettrica è un settore che riveste un ruolo chiave nella promozione di un modo di spostarsi efficiente e sostenibile. Si tratta di un comparto che può essere declinato in più ambiti: dalle auto, alle bici, al trasporto pubblico, fino ai nuovi mezzi che fanno capo alla micromobilità elettrica.

Qui di seguito alcuni progetti, realizzati nel nostro Paese, che sfruttano le potenzialità green del vettore elettrico.

A Milano nuovi mezzi pubblici elettrici e green

Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 è prevista a Milano l’introduzione di 80 nuovi tram e di 250 nuovi bus elettrici nella flotta dell’ATM, l’azienda del trasporto pubblico meneghina. A effettuare la fornitura dei tram sarà Stadler, azienda svizzera che nei prossimi due anni consegnerà i nuovi mezzi. Tra le caratteristiche delle nuove vetture, che potranno invertire la marcia velocizzando i tempi di percorrenza e saranno dotati di sistemi di videosorveglianza, anche la presenza di una soluzione per rendere smart i consumi energetici. Si tratta in particolare di un sistema per il recupero di energia durante la frenata.

I bus elettrici

Il capoluogo lombardo si prepara inoltre ad accogliere 250 bus elettrici a emissioni zero forniti dalla Solaris Bus & Coach S.A. Si tratta di vetture alimentare da batterie NMC (Nichel-Manganese-Cobalto), con una capacità complessiva di 240 kWh e autonomia di circa 180 km.

Nuove regole per i monopattini elettrici

Sempre in tema di mobilità elettrica, il Comune di Milano ha introdotto una serie di misure per regolamentare i servizi di micromobilità in condivisione, come ad esempio i monopattini elettrici, segaway e monoruote. Tra i requisiti che dovranno essere rispettati ci sono l’aderenza alla normativa comunitaria, la presenza sui mezzi di apparecchi sonori, di luci e di modulatori di velocità. In particolare il limite massimo di velocità è fissato a 6 km/h nelle aree pedonali. Questo valore potrà salire invece fino a 20 km orari sulle piste ciclabili e ciclopedonali. Inoltre, dopo lo stop alle società di noleggio non autorizzate, entro settembre il Comune diffonderà l’avviso pubblico per le società che vogliono fornire  ai cittadini servizi di micromobilità in condivisione. Tale servizio dovrà essere disponibile h24, 7 giorni su 7.

La micromobilità elettrica arriva a Bari

Milano non è l’unica città in cui la micromobilità elettrica sta facendo i primi passi. Anche a Bari questa forma di spostamento sta prendendo il via tramite l’approvazione di una delibera fissata per questa ultima settimana del mese di agosto. Il passo successivo alla delibera sarà poi un’ordinanza che dovrà realizzare un regolamento su quanto previsto dal decreto del ministero dei Trasporti. Secondo questo testo la sperimentazione potrà durare da un minimo di 12 mesi a un massimo di 24 mesi. Per attuare il progetto il Comune dovrà destinare a questa forma di mobilità aree precise all’interno del territorio comunale introducendo regole rigide sulle aree di sosta.

Barche elettriche sul lago di Iseo

Tra i tanti modi in cui si può declinare la mobilità elettrica c’è anche quello delle imbarcazioni. Un esempio del binomio e-mobility – navigazione è il progetto promosso nel porto turistico di Lovere, sul lago di Iseo. Qui una società pubblica del Comune, in partnership con la società privata Barche Elettriche, offre da fine luglio ai turisti un servizio di noleggio di queste imbarcazioni. Chi vuole può pagare per avere a disposizione una Lagon 55, barca dotata di motore a propulsione Torqeedo 4.0 da 4 kW. L’alimentazione del motore è garantita da un pacco batterie piombo gel da 48 V e 150 Ah. La velocità è, invece, sui 4 nodi per un’autonomia di 7 ore. In generale uno dei punti chiave del progetto è quello di fare rete sul territorio, favorendo il coinvolgimento di altri Comuni nella promozione di una mobilità integrata e green che abbini imbarcazioni elettriche a e-bike o e-car. 

A Monza in arrivo entro la primavera del 2022 di 79 colonnine

A Monza invece Aevv Impianti (gruppo Acsm – Agam) si è aggiudicata il bando per la posa delle 79 colonnine di ricarica previste dal piano varato dall’amministrazione comunale. Secondo la tabella di marcia fissata dal Comune, le infrastrutture dovrebbero essere attivate entro il 30 aprile del 2022. L’operatore dovrà collocare le colonnine in ogni quartiere della città e gestirle per i prossimi 12 anni.

A Porto Torres mezzi elettrici ancora inutilizzati

A Porto Torres, invece, i mezzi elettrici di proprietà del Comune, che erano stati acquistati circa 13 anni fa grazie ai fondi per le isole minori del bando Dupim, restano inutilizzati e confinati nell’ex falegnameria del Parco nazionale dell’Asinara, come spiega un articolo della Nuova Sardegna. Alcune aziende del territorio avevano  chiesto 2 anni fa di poter gestire i mezzi. L’operazione avrebbe previsto un noleggio e un incasso di 15mila euro in trenta giorni di lavoro. Le richieste sono state rinnovate anche quest’anno, ma senza ottenere alcun risultato.


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