E-car come centrale elettrica virtuale, l’esperimento in UK

La sperimentazione della National Grid con i clienti Octopus Energy

Le auto elettriche riescono a lavorare su larga scala come come una centrale elettrica virtuale e contribuire così al sistema di bilanciamento del Regno Unito. A dimostrarlo una sperimentazione eseguita da National Grid con Octopus Energy per i clienti di possessori di e-car.

Il meccanismo di bilanciamento della rete adottato, utilizza dispositivi come auto elettriche, batterie e centrali a gas che producono e consumano energia.

octopus

La sperimentazione con le auto elettriche

La National Grid ha in corso la sperimentazione da 7 mesi. Nata esclusivamente con le auto elettriche di clienti Octopus, adesso mira a estendere l’iniziativa ad altri fornitori.

Dal successo dell’attività è emerso come le auto elettriche possano agire effettivamente come molte “mini centrali elettriche” avendo lo stesso impatto di una grande centrale, ma con un maggiore beneficio per i consumatori.

Secondo l’analisi dei risultati è stato valutato che i costi del sistema si potrebbero ridurre di quasi 100 milioni di sterline all’anno. Condizione che si può realizzare quando  10 milioni di veicoli elettrici, numero previsto al 2030, diventeranno parte della centrale elettrica virtuale.

Il coinvolgimento di Octopus Enregy

“Abbiamo dato ai clienti la possibilità di assumere un ruolo attivo nel sistema energetico, standardizzando il processo con la National Grid e utilizzando una tecnologia all’avanguardia” ha spiegato Alex Schoch, head of flexibility di Octopus Energy. “A trarre vantaggio da questo approccio alla transizione energetica che parte dagli utenti sono proprio questi ultimi, che potranno beneficiare di costi del sistema più contenuti, facilitando il passaggio al trasporto elettrico anche per tutti gli altri”.

Per gli attori del progetto pilota è possibile accedere a costi di ricarica altamente vantaggiosi grazie alla tariffa dedicata “Intelligent Octopus Go”, e per i possessori di un’utenza domestica di avere meno costi di bilanciamento della rete.

 


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