Droni in grado di garantire le stesse funzioni di satelliti in orbita, che sfruttano esclusivamente energia solare (grazie a una serie di celle fotovoltaiche) muovendosi ad alta quota, al di sopra di possibili perturbazioni climatiche e del traffico aereo commerciale. Sono i dispositivi pensati da Airbus nell’ambito del progetto Zephyr. In particolare sono state realizzate due varianti di questi droni: Zephyr S e la Zephyr T.
Caratteristiche tecniche
L’apertura alare di questi droni dovrebbe aggirarsi intono ai 22,5 metri, mentre la loro autonomia potrebbe essere di diversi mesi. Lo pseudo satellite – pensato principalmente per un uso commerciale e militare – potrebbe, secondo Airbius, consentire di risparmiare fino a 2000 tonnellate di carburante ogni anno. Grazie a questi macchinari, spiega inoltre Airbus, si eliminerebbero tutte quelle criticità logistiche legate ai lanci spaziali.
La genesi del progetto da QinetiQ
La soluzione di Airbus è un derivato del drone solare Zephyr 7, realizzato dall’azienda britannica QinetiQ. Airbus ha acquistato l’attività da QinetiQ nel 2013 per continuare il suo sviluppo.
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