“Quello che proponiamo oggi è un manifesto non assertivo, ma di proposte”, ha affermato Federica Brancaccio, Presidente Federcostruzioni, stamane a Roma presso la sede ANCE presentando, appunto, le linee guida per le categorie produttive del mercato edile e infrastrutturale “Edificio 4.0: costruire digitale per un’Italia più sociale, più sicura, più sostenibile”. Obiettivo è spingere l’innovazione tecnologica nel sistema delle costruzioni che, pur contando un giro d’affari di oltre 400 mld di euro/anno e 2,6 mln di lavoratori, è tra i comparti industriali meno toccati dalla digitalizzazione.
Molteplici sono i vantaggi che questa promette “dalla culla alla morte”: dai minori tempi di realizzazione dell’opera, alla riduzione dei costi di manutenzione con risparmi attesi stimati fino al 20% per singolo intervento. In più, permette di non perdere il primato finora conquistato dall’Italia sull’adozione della piattaforma digitale INNOVance, finanziata nell’ambito di Horizon 2020, per la gestione delle informazioni codificate di natura tecnica, scientifica economica e legale. “Speriamo di portare avanti questa piattaforma digitale”, ha sottolineato la Presidente, così da riprendere un progetto bloccato all’avvio della fase operativa per la necessità di un rifinanziamento che è ancora attuale: si inserisce, infatti, nella volontà della Commissione europea di creare una piattaforma digitale europea delle costruzioni (per cui è previsto un investimento di 300 milioni di euro).
Tanti gli spunti emersi nella presentazione del Manifesto. Occorre puntare sulla sensoristica per realizzare e riqualificare edifici che diventeranno i nodi di una rete smart, una città intelligente. Consentiranno risparmi alle famiglie, alla pubblica amministrazione e ai privati permettendo di raccogliere informazioni che vanno dalla sicurezza degli operai in cantiere, alla qualità dell’aria interna e al benessere degli abitanti. Il cambiamento demografico, diversificando le esigenze del singolo e della collettività, rende inevitabile (ri)pianificare lo sviluppo territoriale in maniera olistica: “La maggior parte della crescita avviene nei piccoli centri ponendo un problema enorme – ha commentato Maurizio Tira, Presidente del Centro Nazionale Studi Urbanistici e della Società Italiana degli Urbanisti – Il trasporto pubblico locale è assente. La mobilità è per la maggior parte privata e dovrà essere trasformata non solo con le driverless car perché altrimenti non si risolverà il problema della congestione”. In questo ripensamento strategico è possibile edificare “nodi della connettività che possono essere di tipo fisico o digitale“, ha proseguito Tira, per evitare “la perdita di prossimità che, si dice, determini la disaffezione da parte civile”. E di pari passo la perdita di sicurezza sociale.
L’introduzione di tecnologie innovative può accrescere la soddisfazione dei lavoratori e incrementare la produttività: “A Treviso la domotica e sistemi di machine learning ci permettono di rilevare parametri sia fisiologici sia ambientali”, ha spiegato Gian Marco Revel, Università Politecnica delle Marche, con l’obiettivo di “passare a sistemi che parlano tra loro”. “Oltre all’economia circolare tradizionale dobbiamo guardare ai dati che riguardano la salute tenendo il cittadino al centro”, ha proseguito Revel. Questo è l’edificio 4.0: “Si ragiona sugli usi e non sulle superfici”, si gestisce “su diversi livelli” e “coinvolge il cittadino nella gestione”.
In più, ha commentato Alberto Pavan del Politecnico di Milano, la digitalizzazione può risolvere i problemi finora incontrati con i bandi pubblici, perchè implica un “migliorare l’informazione lungo la filiera” e snellisce il dialogo “con gli altri Stati Membri per costruire le norme del futuro”.
I 10 punti del Manifesto di Federcostruzioni “Edificio 4.0: costruire digitale per un’Italia più sociale, più sicura, più sostenibile”
- Miglioriamo la sostenibilità urbana
- Riqualifichiamo il patrimonio immobiliare
- Miglioriamo l’efficienza e il comfort degli edifici
- Rendiamo più sicuro il patrimonio immobiliare
- Riduciamo i costi della pubblica amministrazione
- Tuteliamo e valorizziamo gli edifici storici
- Riduciamo i costi di gestione degli edifici
- Diffondiamo l’uso del Building Information Modeling
- Promuoviamo una cultura del riuso e del costruire sostenibile
- Creiamo un quadro normativo a supporto della digitalizzazione
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