Algoritmi specifici ed esperti di processo impegnati nell’analisi in tempo reale dei big data raccolti a distanza da sensori di ultima generazione. Sono questi gli elementi chiave dell’offerta digitale e integrata di ABB Ability che permette di sfruttare le potenzialità dell’Internet of Things per interventi mirati e controlli predittivi del funzionamento di diversi asset industriali. Soluzioni utilizzate nella sede genovese di ABB dai suoi Collaborative Operation Centers dove vengono monitorati da remoto quasi 700 impianti di generazione rinnovabile, tradizionale e di altri comparti industriali. Strutture di desalinizzazione, ma anche infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici e navi che vengono analizzati in tempo reale per favorire interventi manutentivi mirati e promuovere l’efficienza e la sostenibilità ambientale dei processi.
Le applicazioni
“I campi di applicazioni sono i più svariati sia nel settore delle utility, sia nei trasporto sia nelle infrastrutture – ha sottolineato Danilo Moresco, LBU Manager Power Generation and Water di ABB Italia – oggi abbiamo toccato con mano casi concreti come le centrali tradizionali e quelle rinnovabili, ma allo stesso tempo abbiamo visto come, ad esempio, le utility stiano provando a diversificare i loro servizi proponendo al mercato nuove soluzioni come la mobilità elettrica. Il sistema di controllo ABB Ability ci aiuta a integrare componenti che arrivano da una generazione di energia tradizionale con nuovi elementi come una rete distribuita sul territorio per la ricarica dei veicoli. E’ una sfida importante per il nostro Paese nell’ottica di scenari di previsione al 2030 che ipotizzano un 50% di veicoli full electric. Vetture che non solo potranno essere ricaricate attraverso le nostre infrastrutture, ma potranno anche rilasciare l’energia immagazzinata nelle batterie in rete. Chi si occupa di automazione come noi ha il doveroso compito di proporre soluzioni tecnologiche per gestire l’integrazione tra tutte queste fonti”.
“L’impatto maggiore di queste soluzioni digitali – ha spiegato Moresco – sarà quello legato al supporto delle attività di manutenzione, che verranno gestite in modo preventivo. Si riusciranno così a individuare, grazie agli algoritmi, i componenti di un impianto soggetti a determinate anomalie o degrado e a intervenire in maniera più efficace anticipando possibili malfunzionamenti”.
Il digitale a servizio dello sviluppo sostenibile delle città
“La sfida futura – ha sottolineato il manager – è inoltre quella di supportare l’evoluzione delle città lavorando sulla loro competitività, sulla loro sostenibilità e sulla qualità della vita che sono in grado di offrire ai cittadini. Questi sistemi di controllo possono essere applicati anche nel nuovo concetto di Smart City Control Room andando a integrare tutti i key performance indicator per promuovere uno sviluppo sostenibile delle città”.
Il settore navale
Tra i comparti che beneficiano dei vantaggi di questa rivoluzione digitale c’è anche quello navale. “I nostri Collaborative Operations Centers – ha spiegato Daniele Patuelli, Head of Automation and Control Systems, Global Service di ABB Italia – collegano attualmente 600 navi in svariati settori (Oil &Gas, passeggeri, merchant e megayacht). I vantaggi di questo tipo di tecnologie nel settore navale si traducono principalmente nella possibilità per l’armatore di aver navi sempre operative, nonché di ridurre i tempi di risoluzione delle diverse problematiche che si presentano. Basti pensare alle difficoltà di dover intervenire su una nave in giro per il mondo”.
“In generale – ha aggiunto Patuelli – possiamo dire che i costi di manutenzione della nave stessa si riducono. Inoltre avere un sistema collegato via remoto consente un monitoraggio continuo e l’immediato supporto di tecnici speciaizzati in caso di necessità”.
Risvolti positivi si ottengono anche sul fronte efficienza e sostenibilità ambientale. “Ci sono software sviluppati specificamente per il settore che danno la possibilità a chi conduce la nave di efficientarla nella sua operatività. Alcuni di questi, ad esempio, determinano qual è la rotta migliore e la velocità da mantenere per ridurre sensibilmente il combustibile”.
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