DEA nasce nel 2015 in risposta alle normative sulla separazione tra la gestione della rete e produzione energia elettrica. Oggi con un fatturato di quasi 29 milioni, 81 persone occupate e una nuova acquisizione appena realizzata la prossima sfida è guardare ai 100 mila Pod e quotarsi in borsa.
“Il nostro lavoro è quello di tenere una rete efficiente” sottolinea Massimiliano Riderelli Belli DG di DEA. “E’ importante sempre di più mantenere l’equilibrio tra i carichi della rete grazie alle smart grid. Le società che abbiamo acquisito sono sopratutto concentrate su azioni di resilienza della rete.” Non a caso si tratta di una realtà che effettua un raccordo tra consumer e venditori di energia.
La prossima sfida è quotarsi in Borsa
L’impegno ora è superare i 100mila pod nei prossimi anni. “Siamo arrivati a 85 mila con l’ultima acquisizione e aggiungeremo altri 24mila pod da da E-Distribuzione, Gruppo ENEL. Queste scelte ci hanno stimolato ad avviare il percorso di quotazione che dovrebbe terminare nella prima metà del mese di luglio 2024” commenta .
“Il mercato italiano è piuttosto frammentato. Il nostro obiettivo è aggregare realtà che ci possono dare un valore aggiunto anche come servizi che offriamo. Nel complesso grazie l’aumento di pod oltre a farci entrare di diritto nelle aziende che potranno partecipare alle prossime aste, ci permette di realizzare importanti economie di scala” conclude il DG di DEA.
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