Presentato all’interno di EXPO Ferroviaria 2023 il primo treno a idrogeno che circolerà in Italia, il Coradia Stream. Chi volesse provarlo, dovrà aspettare ancora un po’. Il treno entrerà in servizio tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 sulla tratta non elettrificata Brescia–Iseo–Edolo di FERROVIENORD, su cui il servizio è gestito da Trenord.
La presentazione è stata anche occasione per ribadire la visione sul territorio bresciano del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana dell’area.
Hydrogen Valley H2iseO, cosa altro è previsto
Nell’area che dovrà avere una nuova spinta industriale competitiva grazie all’idrogeno sono previste, tra le altre innovazioni:
- la realizzazione di tre impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno rinnovabile, senza emissioni di CO2 (a Brescia, Edolo e Iseo);
- la messa in servizio di quaranta autobus a idrogeno in sostituzione dell’intera flotta oggi utilizzata da FNM Autoservizi;
- altri sei treni a celle a combustibile a idrogeno, con opzione per ulteriori otto.
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“La mobilità pesante è il primo settore di applicazione dell’idrogeno“, ha commentato Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord e direttore generale di FNM. “Inaugurare l’uso di questa tecnologia in un ambito che connette, per vocazione, fa sì che il suo valore non solo si realizzi nel singolo progetto, ma si propaghi ad altri ambiti. Penso a industrie e servizi che potranno essere raggiunti dalla rete dell’idrogeno. Questo è l’obiettivo che puntiamo a realizzare con H2iseO:
vogliamo che sia scalabile, oltre la mobilità ferroviaria e su bus. Solo questo ci consentirà di dare vita realmente a una Hydrogen Valley. H2iseO è un passo di un percorso più ampio: in questi anni, in Valcamonica abbiamo progressivamente rinnovato la flotta, passando da vecchie automotrici diesel ai più moderni ATR, più performanti e meno inquinanti, fino ad arrivare all’idrogeno. Che significa questo? Che passeremo in mezzo ai piccoli paesi rilasciando vapore acqueo al posto del fumo nero di qualche anno fa”, conclude. Un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro finalizzati a sviluppare la filiera economica e industriale dell’idrogeno.
Coradia Stream, caratteristiche tecniche e test di sicurezza del primo treno a idrogeno in Italia
Caratteristiche tecniche di Coradia Stream: un’autonomia superiore a 600 km grazie alle celle a combustibile a idrogeno, con una capacità totale di 260 posti a sedere
Costruito da Alstom e voluto da FNM, principale Gruppo integrato nella mobilità sostenibile in Lombardia nell’ambito del progetto H2iseO.
“Si tratta di un progetto con un alto contenuto di innovazione, che abbraccia le dimensioni sociale, economica, geografica, ambientale e della mobilità e ha un grande valore in termini di sostenibilità perché ci consente di utilizzare l’infrastruttura ferroviaria già esistente mettendo in servizio i nuovi treni a idrogeno, che sono in grado di abbattere le emissioni, di contribuire alla decarbonizzazione della mobilità nella valle e di garantire maggiore comfort ai viaggiatori. Inoltre, la creazione di un distretto economico e industriale basato sull’idrogeno, a partire dalla mobilità ferroviaria ma non solo, avrà ricadute positive sull’economia e l’occupazione del territorio” spiega nella nota il presidente di FNM Andrea Gibelli.
Massima attenzione al tema della sicurezza e della sostenibilità come sottolinea il presidente di FERROVIENORD Fulvio Caradonna: “L’elaborazione dei progetti e la cantierizzazione delle opere seguono procedure rigorose da questo punto di vista”.
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