Sorgerà a Eslov, in Svezia, il centro yoga eco-friendly Divinya realizzato con eco-mattoni in canapa e calce Made in Italy. Il brevetto degli eco-mattoni è di Gilberto Barcella, specializzato nella costruzione e nella progettazione con biocompositi e oggi alla direzione della divisione Tecnocanapa Senini di Montichiari. “Per ovviare alla lentezza di carbonatazione della calce in ambiente bagnato abbiamo inserito nel biocomposito dei probiotici che mangiano zucchero e producono CO2 in ambiente alcalino: questo permette alle calce di acquisire CO2 in ambiente bagnato e di asciugare e indurire prima senza cambiare la sua composizione naturale”, spiega Barcella.

05 20190919 141233L’ispirazione, come spesso accade, arriva dal passato: “Successe in Francia alla fine degli anni 80, alcuni pionieri provarono a mischiare il canapulo con della calce, intuendone le proprietà igrometriche – spiega Barcella – Nella storia, l’uomo ha sempre utilizzato mix tra minerali, terra e vegetali per costruire mattoni, case e intonaci. Ci sono infatti reperti di calce, canapa e argilla risalenti a oltre 1.500 anni fa”. Il brevetto ha consentito di produrre su larga scala involucri naturali e riciclabili e velocizzarne l’installazione. “Abbiamo sviluppato prototipi per installare canapa e calce che producono 5 mc di biocomposito all’ora in un cantiere con tre operai. Il sistema permette anche di risparmiare costi su assistenze murarie e impianto di riscaldamento e raffrescamento”.

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I materiali eco-compatibili, precisa Barcella, hanno molteplici vantaggi. Primo tra tutti la “messa in evidenza dell’impronta negativa di carbonio”, precisa Barcella. La canapa ha la capacità di imprigionare la CO2 che, stando ai dati forniti dalla Commissione europea, è responsabile del 63% del riscaldamento globale di origine antropica. “Per ogni metro cubo di biocomposito installato vengono assorbiti 60 kg di CO2”. Se “in Italia i consumi energetici delle case sono responsabili del 45% delle emissioni di CO2, quelli in canapa e calce possono diventare addirittura ‘carbon negative’, assorbendone più di quella che producono”.

Tra gli altri benefici ci sono: le buone prestazioni in termini di isolamento termico e acustico, la regolazione dell’umidità relativa interna, la creazione di comfort abitativo e la riduzione di tempi e costi del processo produttivo.

04 20190919 141228Le proprietà della canapa mineralizzata dalla calce sono state testate nel centro ricerche Enea di Brindisi nell’ambito del progetto Effedil. “Noi abbiamo fornito biomattoni in canapa e calce e abbiamo messo a disposizione degli edifici su cui fare alcuni test termici e idrometrici per misurare le reali prestazioni dei materiali”, prosegue Barcella. I test condotti hanno rivelato che “la canapa mineralizzata dalla calce è traspirante, immarcescente e ignifuga; in caso d’incendio, infatti, rallenta la propagazione delle fiamme”.

Questi biocomposti, garantisce Barcella, potrebbero essere usati nella riqualificazione energetica del parco immobiliare italiano. Usare la canapa in edilizia avrebbe una “ricaduta sociale importante” perché “significa dare una speranza per ripristinare la filiera che è stata smantellata dopo la seconda guerra mondiale, con l’avvento del petrolio”.

La canapa può essere recuperata:“Si tratta di materiali riciclabili al 100%”, conclude Barcella, e “torna utile come risorsa per l’industria e il manifatturiero, così come per l’agricoltura”. 

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