Le comunità energetiche sono un bell’esempio di come incentivare i cittadini e gli enti locali ad essere virtuosi. I comuni sardi sotto i 1000 abitanti si prestano benissimo a questo tipo di comunità e questi modelli vanno incentivati, sponsorizzati e supportati. Fanno risparmiare e consentono agli enti locali di tornare proprietari di pezzi di reti di distribuzione, rendendole più resilienti e molto più resistenti dove ci sono blackout, come ci racconteranno i sindaci dei tre comuni sardi di Burutta, Benetutti e Berchidda nel web in air del 24 marzo organizzato dall’alleanza Sardegna Rinnovabile per promuovere il potenziale green dell’isola.
Silvano Arru sindaco di Burutta, ci racconta l’esperienza del suo paese e di un modo tutto nuovo per far fronte all’inarrestabile trend dello spopolamento.
“Burutta, ci racconta, soffre del malessere demografico e dello spopolamento, fra 60 anni il nostro paese sarà destinato a sparire. Perciò, insieme ai cittadini, in occasione della redazione del Paes (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) abbiamo cercato di individuare una soluzione contro lo spopolamento, rendendoci autosufficienti energicamente e potendo avere energia gratuita, facendo così diventare attrattivo il centro storico. Entro il 2030, grazie a questo impianto fotovoltaico, raggiungeremo il 30% in meno di emissioni. Il Milleproroghe ci ha dato un grande aiuto, conferendo dignità giuridica alle comunità energetiche. Speriamo di inaugurare questo nuovo impianto la prossima estate”.
Anche il sindaco di Benetutti Rosolino Sini, insiste sul fatto che la Regione debba intervenire su smart grid e comunità energetiche, sostenendole, data l’irreversibilità di questo modello. “E’ partendo dal basso che si può far passare il concetto di democrazia energetica. Il nostro Comune, grazie a due progetti finanziati con Horizon 2020, può essere considerato un laboratorio per attrarre investimenti in ambito non solo regionale. In Sardegna, dobbiamo affrancarci dalle risorse di cui non siamo proprietari e appropriarci delle nostre. Le comunità energetiche devono rappresentare il futuro anche per le concessioni delle distribuzioni che andranno a scadere”.
Andrea Nieddu sindaco di Berchidda ci aggiorna sulle numerose iniziative in campo, tenendo a ribadire che, oltre ad ospitare il Festival del jazz green, Time in Jazz, “facciamo parte insieme a Benetutti di una concessione di distribuzione ministeriale fino al 2030, perciò vendiamo, attraverso una nostra rete di distribuzione, l’energia al cliente finale. Nel 2015 è iniziato un ammodernamento della rete elettrica, noi gestiamo la distribuzione urbana, mentre e-distribuzione quella agro; attualmente ci troviamo in una fase di definizione, ma presto diventeremo gestori unici di una rete intelligente, in seguito alla legge Bersani. Efficienteremo la rete elettrica intervenendo nelle cabine che verranno dotate di comunicazione digitale, misurazione intelligente, controllo e monitoraggio e metteremo contatori di ultima generazione. Siamo stati ammessi a quattro progetti europei per sperimentare le comunità energetiche e nel 2017 ci siamo mossi con il sistema Rse per un progetto denominato Berchidda 4.0 che consiste nella realizzazione di circa 200 impianti fotovoltaici con quattro sistemi di accumulo nelle cabine e nei sistemi domestici. Il nostro progetto di digitalizzazione e automazione ridurrà il costo della bolletta del 73% e saremo in grado di gestire guasti e perdite di rete”, conclude il sindaco Nieddu.
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