Londra, New York e Parigi, per il terzo anno consecutivo, guidano la classifica delle città verso modelli urbani connessi e sostenibili. Lo rileva l’indice Iese Cities in motion Index 2025 secondo cui diverse città asiatiche, tra cui Pechino, Shanghai e Hong Kong stanno scalando posizioni e ridotto la distanza con la vetta. Il rapporto analizza 183 città, di cui 85 capitali, distribuite in 92 Paesi, e ne misura sviluppo sostenibile e competitività, nonché la qualità della vita degli abitanti. La prima delle città italiane in classifica, tra quelle incluse nell’Index, è Milano (al 61° posto) seguita da Roma (77°), Torino (110°), Firenze (111°), Napoli (125°).

Città connesse e sostenibili: balzo delle città asiatiche
Sebbene le città più importanti siano rimaste le stesse dal 2022, quelle nella fascia media della classifica (al di sotto del 16° posto) hanno subito cambiamenti significativi, con alcune che hanno registrato notevoli progressi. Pechino, Shanghai e Hong Kong hanno tutte sperimentato un forte slancio. La capitale cinese (leader mondiale in mobilità e trasporti) è salita dal 38° al 21° posto, mentre la metropoli finanziaria Shanghai (n. 2 in mobilità e trasporti) è salita dal 48° al 27° posto. Hong Kong (leader mondiale in tecnologia) è salita di 33 posizioni, arrivando al 33° posto.
Sono oltre 100 gli indicatori distribuiti in nove aree chiave: capitale umano, coesione sociale, economia, governance, ambiente, mobilità e trasporti, pianificazione urbana, proiezione internazionale e tecnologia.
Nel capitale umano, il numero di spazi di coworking è valutato come catalizzatore per l’innovazione e l’imprenditorialità. Anche la coesione sociale ha aggiunto parametri: la percentuale di donne in posizioni di alto livello nella pubblica amministrazione e il livello di sicurezza. In termini di prontezza tecnologica, vengono valutati la connettività e la portata del 4G e del 5G. Inoltre, l’area ambientale ora considera l’uso di energia rinnovabile e la proporzione di spazio verde all’interno di una città.
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Le sfide delle moderne metropoli: climate change, crisi energetiche
L’edizione corrente dell’Index mostra come le città stiano affrontando l’incertezza globale con maggiore omogeneità, convergendo su strategie per affrontare le tensioni geopolitiche, le crisi energetiche, gli effetti del cambiamento climatico e l’accelerazione tecnologica. Ecco le prime dieci posizioni:
- Londra
- New York
- Parigi
- Tokio
- Berlino
- Washington, DC
- Copenaghen
- Oslo
- Singapore
- San Francisco
A livello globale, città come Sydney (19°), Montreal (41°) e Dubai (44°) sono tra quelle che hanno fatto i maggiori miglioramenti. Il progresso di Sydney è principalmente guidato dai miglioramenti della pianificazione urbana; Montreal ha fatto passi da gigante nella proiezione internazionale, nella pianificazione e nello sviluppo tecnologico; e Dubai ha migliorato le sue prestazioni nella governance. Al contrario, città europee come Lione (49°) e Manchester (37°) hanno registrato forti cali (di 7 e 8 posizioni ciascuna), in parte dovuti alla loro valutazione rispettivamente nella proiezione internazionale e nella governance.
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