Terna cavo Italia Grecia
foto Terna sala valvole

Terna in occasione dei 20 anni del cavo sottomarino che collega Italia e Grecia, investe 750 milioni di euro per raddoppiare la capacità di scambio di energia elettrica tra i due Paesi, che favorirà una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili.

Questa nuova interconnessione, opera da 500 MW di potenza e lunga 200 km, che vedrà l’avvio dei lavori nel 2023 e l’entrata in esercizio nel 2030, prevede 18,1 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni.

L’interconnessione tra Italia e Grecia, in funzione dal 2002, è stata la prima con l’estero ad alta profondità realizzata in Italia. Il collegamento a 400 kV in corrente continua ha una capacità di trasporto bidirezionale di 500 MW e consente gli scambi di energia tra Italia e Grecia e con i Paesi confinanti. Da quando è in funzione, sono transitati lungo la linea circa 40 miliardi di kWh di elettricità.

Le caratteristiche dell’interconnessione

L’infrastruttura permette di ottimizzare l’approvvigionamento di energia in fase di importazione e di avere maggiore flessibilità per la produzione da rinnovabili in fase di esportazione. La lunghezza complessiva è di 300 Km, la parte italiana è formata da 43 km di collegamento in cavo terrestre tra la stazione elettrica di Galatina (provincia di Lecce) e l’approdo del cavo di Otranto.

Il cavo sottomarino è lungo circa 160 Km ed ha una profondità massima di circa mille metri. Arriva nella località di Aetos, da dove partono altri 110 km di linee aeree fino alla stazione elettrica di Arachthos.

Gli investimenti di Terna all’estero

Attualmente, sono 26 le linee transfrontaliere già attive e la nuova linea tra Italia e Grecia, insieme a quelle pianificate tra Italia-Francia, Italia-Tunisia, Italia-Svizzera, Italia-Austria e al Sa.Co.I. 3 (progetto di rifacimento del collegamento tra Sardegna-Corsica-Italia), permetterà di rafforzare il ruolo di hub elettrico in Europa e nell’area mediterranea.

Con il progetto internazionale Selene (Southeast electricity network coordination center) Terna e il gestore di rete greco hanno istituito un nuovo centro di coordinamento regionale, con sede a Roma e a Salonicco, per intensificare la cooperazione energetica e aumentare la sicurezza della trasmissione elettrica nell’Europa sudorientale, coinvolgendo anche Romania e Bulgaria.


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