Blockchain, casa intelligente e game. Da trend a realtà in pochi, semplici click

Blockchain, casa intelligente e game. Questi i trend che vedono gli utenti sempre più coinvolti nel mondo delle utility proposto dalla edizione di quest’anno della European Utility Week –EUW-  (Amsterdam, 3-5 ottobre).

La casa del futuro è sempre più intelligente sa quando scendere e spegnere l’illuminazione nelle stanze, ha la lavatrice che parla con il frigorifero e soprattutto effettua micro pagamenti per servizi aggiuntivi (Ricette? Informazioni?) in autonomia grazie alla blockchain. E per spiegare tutto questo agli utenti finali ci pensano i giochi, semplici e direttamente sul cellulare. Ovviamente più si impara meno si paga.

Confort vince su efficienza energetica, ma il risultato è sempre la sostenibilità

Anche se talvolta gli utenti sono più attratti dal confort che assicura una casa intelligente più che all’efficienza energetica e all’impatto ambientale. Queste almeno le considerazioni di Smart Watt compagnia greca che offre un servizio plug-in (letteralmente attacca la spina) che va dalla sicurezza domestica ai sensori della temperatura per i propri clienti.

Sicurezza nei pagamenti e nella qualità dell’ambiente in cui si vive, quindi, rappresentano insieme al confort elementi di scelta strategici per l’utente di oggi e saranno premianti nella offerta di domani.

Start-up e innovazione, la domotica è sempre più semplice

Non mancano le start up nel corso della fiera che presentano soluzioni innovative e spesso di semplice applicazione.

Ad esempio il dispositivo, poco più grande di un telefono e di design minimalista in grado di dirci sul nostro telefono e da PC come è composta l’aria nelle nostre case al variare delle nostre azioni. Cucinare, aprire le finestre, lavare per terra non sarà più un semplice gesto quotidiano, ma una azione in grado di migliorare la qualità dell’aria che inaliamo.

Blockchain. Micropagamenti in totale sicurezza spesso tramite un codice che vede protagonista solo chi usa il servizio e chi lo mette a disposizione. In Cina ma non solo, lo stanno sperimentando il prosumer (l’utente che produce oltre che consumare energia) sembra apprezzarlo.