Arera ha avviato l’elaborazione di una proposta di modifica della delibera 27/2019/R/gas che ammetta la possibilità di deroghe alle disposizioni del comma 61.4 dell’Allegato A che impedirebbe la connessione di più impianti di produzione di biometano a un unico impianto di liquefazione. Lo comunica in una nota Assocostieri facendo presente che l’Autorità si baserà su specifiche istruzioni operative che dovranno essere definite e pubblicate dal Gse.
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Biometano, stop alle limitazioni
A giudizio di Assocostieri, limitare le configurazioni di impianto “pone un freno ad uno sviluppo efficiente della filiera, impedendo le economie di scala realizzabili convogliando più unità di refining o più unità produttive di biometano a un’unica sezione di liquefazione, sia tramite collegamenti diretti nell’ambito dello stesso sito produttivo, sia tramite collegamenti virtuali tramite la rete nazionale dei gasdotti”, si legge nella nota stampa. L’Associazione di riferimento per le aziende che operano nel settore della logistica energetica rileva inoltre che tale ultima soluzione è già menzionata dalle Procedure applicative del Gse, “sebbene sia necessaria una maggiore chiarezza in merito”, si sottolinea.
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Assocostieri, “filiera importante per transizione energetica”
L’Associazione che rappresenta gli interessi degli operatori del settore, dalle società attive nel bunkeraggio marittimo, titolari di depositi costieri, doganali e fiscali di olii minerali, prodotti chimici e Gpl, biodiesel, depositi e terminali di rigassificazione di Gnl, apprezza la disponibilità di Arera e del Gse “ad affrontare le problematiche attuative di una filiera innovativa ed importante per la transizione energetica quale quella del biometano e si augura una pronta risoluzione della problematica, che già ora rischia di rallentare la realizzazione di alcuni impianti sviluppati da operatori della filiera”, conclude la nota.
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