Le auto di nuova generazione sono molto diverse dalla tecnologia anche solo di cinque anni fa. Ma come scegliere il carburante adatto alle proprie esigenze e soprattutto come capire se i costo medio è conveniente o meno per l’ambiente e per chi le acquista. È la domanda che si posta un’indagine finanziata dalla European Climate Foundation del Beuc e dai suoi partner, fra cui per l’Italia Altroconsumo.
Lo studio ha calcolato i costi totali da sostenere per il possesso di varie tipologie di mezzi in base al tipo di alimentazione: benzina, diesel, ibrida (full hybrid), ibrida ricaricabile (plug-in), elettrica e futuribile idrogeno.
In base a questa analisi è emerso come la tipologia di auto più conveniente sia quella elettrica con un costo medio di possesso pari a 74mila euro. Segue l’ibrido ricaricabile (a condizione di effettuare ricariche elettriche frequenti) a 77mila euro, poi il diesel (oltre 78mila euro) e, infine, la benzina (85mila euro).
“Sottolineiamo che la vettura ibrida ricaricabile, se usata soprattutto in modalità elettrica, ha una riduzione dei consumi notevole”, Roberto Paglia, esperto di automobili di Altroconsumo. “Mentre se la si dovesse guidare come una full hybrid senza ricaricarla mai, non ci sarebbe convenienza ne per il consumatore ne per l’ambiente”.
“L’ibrido a benzina in genere riesce a raggiungere come efficienza il diesel, ma rimane il fatto che il gasolio costi un pò di meno il che sbilancia il costo finito. Ovviamente dipende dagli scenari di riferimento. Se prendiamo una persona che fa 5mila km e una che ne fa 20mila cambia l’impatto del carburante. Noi ci siamo attenuti a standard di riferimento europei” spiega Paglia.
“Dal momento che in termini di costo e di carburante/ricarica, l’energia ha un costo nettamente inferiore alla benzina, è evidente che più km si fanno più conveniente andare in elettrico”.
“Di fatto se escludiamo il tema infrastrutture, il vero ostacolo alla divulgazione dell’elettrico, è il costo di acquisto, perché il costo a km è più conveniente. Per questo come associazione chiederemo di mantenere l’ecobonus ancora per qualche anno, l’obiettivo è arrivare da qui al 2025 con percentuali importanti di auto elettriche nel mercato” conclude Paglia.
La valutazione del costo medio più conveniente sui veicoli nuovi
Il costo complessivo dei diversi veicoli è stato valutato realizzando una analisi che comprendesse: svalutazione nel tempo (incentivi inclusi), Iva, rifornimenti di carburante o ricariche di elettricità, tasse, costi di assicurazione e di manutenzione ordinaria.
I risultati si presentano omogenei per le tre categorie di segmenti utilizzate piccole, medie e grandi.
Auto “compatte”, o “medie
La valutazione del costo medio più conveniente rispetto al mercato dell’usato
Rispetto il mercato dell’usato Altroconsumo ha effettuato un’analisi specifica. Anche da questi dati l’auto elettrica si dimostra una scelta conveniente anche se di seconda o terza mano. A renderla tale la presenza di valori minori o simili ad alte opzioni più inquinanti e la garanzia di un risparmio nel tempo con costi delle ricariche più bassi, tasse più leggere e costi di manutenzione minori.
Restano aperti alcune debolezze del sistema elettrico come sottolinea Federico Cavallo, responsabile relazioni esterne di Altroconsumo: “In primis è necessario un potenziamento delle infrastrutture di ricarica ancora non sufficientemente diffuse sul territorio. Importante anche puntare sulla produzione di energia da fonti rinnovabili così da ridurre le emissioni prodotte per i rifornimenti e non potenziare un altro problema ambientale. E’ anche importante che, almeno per qualche anno, vengano mantenuti gli incentivi all’acquisto di vetture elettriche, in modo da stimolare l’acquisto, facendo sì che il parco vetture circolante raggiunga quote di elettrificazione significative, con benefici sia ambientali sia economici, anche a lungo termine per il mercato dell’usato, come mostra lo studio”.
Intanto l’Associazione ha lanciato la piattaforma Mile21 per calcolare e tenere monitorati i consumi e le emissioni di CO2 della propria automobile e ricevere consigli su come migliorare le proprie abitudini di guida, riducendo l’impatto ambientale e risparmiando anche a livello di costi. Si tratta di un progetto europeo, cofinanziato dal programma Life+ dell’Unione europea.
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