Auto elettricaL’auto elettrica si afferma con sempre maggiore decisione a livello globale. Leader nelle vendite è il mercato orientale grazie, soprattutto, ai progressi compiuti dai produttori cinesi, tenuti a osservare i limiti stringenti alla circolazione e gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e NOx. A grande distanza l’Europa e il Nord America.

La presentazione di AlixPartners

È lo scenario emerso nella presentazione “Emissioni: costruttori auto alla rincorsa delle normative europee. Intanto l’elettrico decolla” realizzata da AlixPartners, società globale di consulenza aziendale, e lanciata nel corso dell’evento #FORUMAutoMotive svoltosi oggi a Milano.

Immatricolazione dei veicoli

La quota di mercato e le immatricolazioni di veicoli elettrici, a celle a combustibile e ibridi plug-in è cresciuta di 6 volte tra il primo trimestre 2013 e il secondo trimestre del 2017. Nello specifico, si è passati da 41.023 e-car vendute a 260.411 nello stesso periodo di riferimento, l’86,3% solo in Grande Cina, Europa, Nord America e Giappone/Corea. Nella Grande Cina sono stati venduti veicoli per un’autonomia elettrica totale di 22,5 mln di km, mentre l’Europa ha registrato solo 12,6 mln di km (l’Italia 0,2 mln di km), il Nord America circa 10 mln di km e Giappone/corea 2 mln di km.

Non ha tenuto il passo il livello di elettrificazione della gamma di veicoli venduti, poco più che quintuplicato passando dallo 0,08% allo 0,43%. Invece, è sestuplicato il livello di autonomia totale dei mezzi elettrici venduti, passando dai 7,3 mln di km del primo trimestre 2013 ai 47,5 del secondo trimestre 2017.

Meno emissioni dannose

In tema di abbattimento delle emissioni sono numerosi i benefici registrati. Con i nuovi Real drive emission testing (RDE) le case automobilistiche dovranno investire maggiormente su sperimentazioni, controlli e investimenti. E l’imposizione di raddoppiare il tasso annuale di riduzione di CO2 entro il 2021, stabilito dagli standard Worldwide harmonized light vehicles test producers (WLTP), spingerà l’efficientamento dei propulsori tradizionali e la progressiva riduzione dei costi delle batterie. Misura che, rimarca la presentazione, dovrebbe favorire il progressivo deciso abbattimento dei costi delle batterie e, conseguentemente, dei veicoli. Di contrasto, diverse le sfide che si profilano per il comparto. Soprattutto per la diffusione delle auto elettriche fuel cell (FCEV) che dovranno risolvere i problemi su produzione, trasporto e stoccaggio di idrogeno e sciogliere le preoccupazioni legate ai benefici ambientali rispetto alla combustione interna.

A primeggiare Tesla seguita da Renault-Nissan e General Motors

Tesla si conferma la prima casa automobilistica per vendite e tasso di elettrificazione con la quota di mercato globale superiore al 22% e i 10 mln di km di autonomia elettrica venduti nel secondo trimestre del 2017. Segue Renault-Nissan con 6 mln di km venduti, al quinto posto General Motors con 2,64 mln di km, decima Hyndai con 1,84 mln di km e undicesima Volkswagen. A livello europeo spicca BMW con 2,03 mln di km di autonomia venduta e un incremento considerevole nel secondo trimestre del 2017.

Le difficoltà in Italia

In Italia, però, manca “la volontà delle istituzioni” di “sostenere lo sviluppo e la diffusione dell’auto elettrica come invece accade in altri Paesi”, ha commentato in nota stampa Pierluigi Bonora, promotore di #FORUMAutoMotive. Bisogna procedere verso la “creazione di un forte sistema-filiera europeo” che risponda “all’evoluzione tecnologica del settore”, prosegue Bonora. Inoltre, occorre risolvere il “problema del ciclo produttivo che, a monte, presenta problemi di carattere ecologico”. La soluzione? Per il promotore “l’UE e i Paesi membri sono chiamati a varare un piano comune” che “crei i presupposti concreti per lo sviluppo reale di questa mobilità”.


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