Testare la salute della vegetazione terrestre mappandone la fluorescenza durante l’attività di fotosintesi. E’ questo il perno del progetto legato alla realizzazione del satellite Flex per il quale l’Esa – Agenzia spaziale europea ha recentemente firmato un accordo con Thales Alenias Space, grande azienda francese del settore aerospaziale.
La missione Earth Explorer
Il lancio del satellite, previsto per il 2023, è solo una delle attività che rientrano nella missione Earth Explorer che punta a valutare l’evoluzione ambientale della Terra.
Il criterio di analisi
Secondo il team di studiosi coinvolti nel progetto, più bassi sono i livelli di fluorescenza della clorofilla rilevati, più la reazione di fotosintesi funziona in modo regolare e di conseguenza la vegetazione risulta in buone condizioni. “Le informazioni fornite da FLEX ci aiuteranno a capire meglio come si muove il carbonio tra le piante e l’atmosfera e le modalità con cui la fotosintesi influenzi i cicli del carbonio e dell’acqua”, spiega una nota del progetto.
Lo spettrometro Floris
Il satellite sarà dotato di un innovativo spettrometro denominato Floris in grado di effettuare misurazioni nell’intervallo dello spettro compreso tra 500 e 880 nanometri a un’altitudine di 800 chilometri. Nello specifico questo macchinario potrà intercettare la debole luce rossa emessa durante la reazione di fotosintesi, che risulta invisibile a occhio nudo.
Studiare il climate change
Tra gli obiettivi del progetto Flex c’è anche l’analisi degli effetti del climate change. I dati del satellite saranno incrociati con quelli raccolti dal dispositivo Sentinel 3 nell’ambito del programma europeo per l’osservazione satellitare della Terra Copernicus.
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