Ripartire dalla cultura e dalla ricerca per lo sviluppo sostenibile del Paese. L’accordo di collaborazione firmato in mattinata tra il Gse e la Crui, con il coordinamento della Rus, segna un cambio di passo nell’attuazione degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030.

“La firma odierna arriva dopo un intenso lavoro preparatorio avviato l’anno scorso insieme a Gse. Il Manifesto sulla sostenibilità nelle università, adottato dai rettori italiani nel maggio 2019 a Udine, ha creato le condizioni per l’avvio della collaborazione”, spiega a Canale energia Alberto Poggio, coordinatore del Gruppo di lavoro energia della Rus, prima realtà istituzionale di coordinamento tra tutti gli Atenei italiani impegnati sui temi della sostenibilità ambientale

accordo crui gse
Un momento dell’incontro per la firma dell’accordo tra Crui e Gse. Fonte: Crui

Vera bussola dei lavori, il Manifesto impegna le università a istituire una struttura integrata di sostenibilità con figure qualificate di manager per la sostenibilità, l’energia, i rifiuti e le risorse. Inoltre, prevede di potenziare le attività di analisi e quantificazione degli impatti delle strutture universitarie in termini di consumi delle principali risorse, gestione dell’energia e generazione di emissioni climalteranti per rafforzare la capacità di adattamento delle comunità locali.

Le università giocheranno un ruolo ancor più centrale in questo momento di profonda crisi segnato dall’emergenza sanitaria Covid-19. L’accordo, si legge nel documento, punta a stimolare una ripresa che sia davvero sostenibile sviluppando “attività congiunte di ricerca, formazione e didattica”. “Come rete Rus – precisa Poggio che ha seguito la preparazione dell’accordo – abbiamo contribuito a definire i contenuti dell’accordo, in particolare tracciando gli ambiti di interesse a partire dalle esperienze raccolte nei nostri gruppi di lavoro”.

La società pubblica, a cui è stato affidato il compito di promuovere lo sviluppo sostenibile e l’Associazione degli atenei, statali e non, che rappresenta il sistema delle autonomie accademiche camminano sulla stessa via, la via della transizione energetica. Per l’Italia questo processo è scandito dal Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), rimarca il documento, che richiama il Green deal europeo oltre alla recente strategia sull’idrogeno.

I tre pilastri per rendere gli atenei più sostenibili

Per “rafforzare ed ampliare la capacità degli atenei italiani di essere sostenibili” tre i pilastri dell’accordo di collaborazione:

  1. realizzazione di strutture integrate di sostenibilità di ateneo;
  2. creazione di nuove professionalità qualificate (cfr Energy manager di ateneo);
  3. valorizzazione della ricerca applicata e dell’educazione universitaria per la sostenibilità.

Le otto linee di collaborazione dell’accordo Crui-Gse

Per riuscirci i due firmatari seguiranno otto linee di collaborazione, come le hanno definite:

  1. supporto agli atenei per l’individuazione delle opportunità derivanti dai meccanismi di incentivazione;
  2. riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare degli atenei e delle strutture connesse alla loro funzione;
  3. formazione ed informazione sui temi dello sviluppo sostenibile;
  4. promozione sostenibilità attraverso iniziative culturali ed eventi formativi;
  5. pianificazione energetica e ambientale su scala urbana e territoriale;
  6. sperimentazione di comunità energetiche universitarie;
  7. progetti sperimentali per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche ad altro profilo scientifico;
  8. contributo alla stesura congiunta di bandi per la ricerca finanziata.

A questo accordo ne seguiranno altri attuativi siglati con i singoli atenei per adeguare le linee di collaborazione.

A settembre l’accordo entra nel vivo

“Da settembre entreremo nella fase operativa, nella quale Rus avrà un ruolo attivo di supporto tecnico – aggiunge Poggio – Tra i primi temi di azione ipotizzati questa mattina vi sono interventi pilota per la transizione energetica delle strutture universitarie, la condivisione dei dati energetici nel settore della pubblica amministrazione e un impulso al ruolo degli Energy manager, attraverso specifiche iniziative di formazione”.

Il primo incontro per la scrittura del piano operativo dell’accordo è già fissato: Crui, Rus e Gse si danno appuntamento al 23 settembre.


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