Oltre il 70% di emissioni di gas serra proviene dalla città. Su questo tema si concentra la Carta per la neutralità climatica delle green city, promossa dal Green City Network, in collaborazione con il Gse e con il supporto di Conou. La Carta che non è alla sua prima edizione è stata diffusa nel corso della 4° Conferenza Nazionale delle green city e vede quest’anno un’attenzione al Pnrr proponendo diverse misure, circa 40, suddivise in 5 obiettivi strategici:
- Promuovere un nuovo protagonismo delle città per la transizione alla neutralità climatica
- Aumentare l’impegno per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili
- Puntare su una mobilità urbana più sostenibile con meno auto
- Promuovere l’economia circolare decarbonizzata
- Aumentare gli assorbimenti di carbonio
Le misure proposte spaziano tra riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati e degli elettrodomestici; all’elettrificazione della mobilità urbana come all’uso dei biocarburanti sostenibili alla bioeconomia rigenerativa e un‘attenzione alle aree e coperture verdi per facilitare l’assorbimento di carbonio.
“Così come sta avvenendo a livello europeo in vista della COP 26 di Glasgow è necessario che anche le città italiane si impegnino di più per il clima”, ha sottolineato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Le città che hanno sottoscritto la Carta per la neutralità climatica delle green city
Al momento la Carta per la neutralità climatica delle green city è stata sottoscritta da 45 città, tra il nord e il sud Italia: Albano Laziale, Aosta, Arezzo, Azzano Decimo, Bari, Belluno, Bergamo, Bisceglie, Brescia, Calenzano, Caravaggio, Casalecchio di Reno, Cesena, Cosenza, Crispiano, Ferrara, Firenze, Formigine, Genova, Ginosa, Imola, Lecco, Livorno, Lucca, Mantova, Milano, Napoli, Noci, Padova, Parma, Pescara, Pineto, Pordenone, Pozzuoli, Prato, Rimini, Saronno, Segrate, Sorradile, Sorrento, Tezze sul Brenta, Torino, Trezzano sul Naviglio, Urbino, Valenza.
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