La Commissione europea ha annunciato le 100 città dell’UE che parteciperanno alla missione 100 città intelligenti e a impatto climatico zero entro il 2030, selezionate dai 27 Stati membri tra cui 9 città italiane, e altre 12 di Paesi associati o che potrebbero associarsi a Orizzonte europa, il programma di ricerca e innovazione dell’UE 2021-2027.
Le aree urbane ospitano il 75% della popolazione dell’UE. A livello globale, le città consumano oltre il 65% dell’energia mondiale, causando oltre il 70% delle emissioni di CO2. La missione è realizzare ecosistemi di sperimentazione e innovazione verso il percorso di neutralità climatica al 2050.
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9 città italiane nella missione
La missione conta 360 milioni di euro di finanziamenti nell’ambito del programma per il periodo 2022-2023, destinati ad avviare i percorsi di innovazione verso la neutralità climatica entro il 2030. Le azioni di ricerca e innovazione riguarderanno la mobilità pulita, l’efficienza energetica e l’urbanistica verde e offriranno la possibilità di realizzare iniziative comuni e potenziare le collaborazioni in sinergia con altri programmi dell’UE.
“La transizione verde è iniziata in tutta Europa, ma c’è sempre bisogno di pionieri che si prefiggano obiettivi ancora più ambiziosi. Queste città ci stanno indicando il cammino verso un futuro più sano e potranno contare su tutto il nostro appoggio”, ha dichiarato nella nota stampa la presidente della Commissione EU, Ursula von der Leyen.
Le città italiane rientranti nella missione sono: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino.
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Vantaggi e prossime tappe
Tra i vantaggi ci sono la possibilità di ricevere consulenza e assistenza su misura da parte di un’apposita piattaforma della missione gestita da NetZeroCities, nuove opportunità di ottenere sovvenzioni e finanziamenti e la possibilità di aderire a grandi azioni di innovazione e progetti pilota. La missione offre inoltre opportunità di creare reti, consente lo scambio di buone pratiche tra le città e sostiene la partecipazione dei cittadini.
La Commissione EU inviterà le 100 realtà selezionate a redigere contratti cittadini per il clima, che comprenderanno un piano globale per la neutralità climatica in tutti i settori, ad esempio l’energia, l’edilizia, la gestione dei rifiuti e i trasporti, completo di piani di investimento. Il processo coinvolgerà cittadini, organismi di ricerca e settore privato. Gli impegni chiari e tangibili assunti dalle città nei contratti cittadini per il clima consentiranno loro di dialogare con le autorità europee, nazionali e regionali, e soprattutto con la popolazione, per conseguire questo ambizioso obiettivo.
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