La produzione di gas naturale è la principale risorsa di Trinidad e Tobago (T&T), che però è in calo oramai dal 2015. Secondo le proiezioni, si prevede che la produzione futura di gas rimarrà al di sotto dei numeri del 2017 per poi diminuire ad un tasso più elevato dopo il 2024. Per mantenere un livello di produzione costante nel medio termine, il Paese ha bisogno di spingere il settore dell’esplorazione e investire nelle aree meno perlustrate, come le acque profonde al largo di T&T.
Secondo l’ultimo rapporto di GlobalData, “Trinidad and Tobago Exploration & Production, 2021”, la produzione di gas naturale in T&T dovrebbe crescere in media del 2% nei prossimi tre anni e raggiungere oltre 3.400 milioni di piedi cubi al giorno (mmcfd).
Tuttavia, nel 2024, la produzione comincerà a diminuire ad un tasso del 3% fino a raggiungere un valore di 3.200 mmcfd nel 2025, supponendo che non venga realizzato alcun nuovo progetto per compensare questo divario.
Svetlana Doh, analista upstream oil&gas di GlobalData, commenta: “Ci sono dieci progetti previsti o annunciati che dovrebbero essere realizzati tra il 2020 e il 2024, che forniranno gradualmente 150 mmcfd di gas naturale nel 2021 e quasi 1,1 bcfd nel 2025. La maggiore crescita della produzione viene dai giacimenti offshore Colibri e Matapal, gestiti rispettivamente da Royal Dutch Shell e BP. Entrambe le attività rappresentano quasi il 43% della produzione aggiuntiva complessiva dai futuri giacimenti. Nonostante ciò, compenseranno a malapena il calo della produzione dai giacimenti maturi, causando un declino della produzione complessiva di gas del Paese dopo il 2024”.
Per quanto riguarda l’esplorazione, ci sono stati sette pozzi perforati nel 2019 e tre pozzi perforati nel 2020 con vari livelli di successo. Ad esempio, due pozzi on-shore, Cascadura Deep-1 e Chinook-1, perforati nel 2020 da Touchstone exploration nel blocco di esplorazione Ortoire, hanno incontrato significativi serbatoi di idrocarburi e i loro risultati di perforazione hanno superato le aspettative pre-drill.
Ciò nonostante, per un altro produttore di T&T, la Bhp, il programma di esplorazione nella cosiddetta “Licenza sud” non è stato altrettanto incoraggiante, a causa del fatto che, nel primo pozzo di esplorazione, Broadside-1, non sono stati trovati idrocarburi ed è stato conseguentemente tappato. Pertanto, la compagnia sta per abbandonare definitivamente i suoi due blocchi a causa dei risultati negativi di esplorazione ottenuti.
Doh aggiunge: “Dal momento che la maggior parte dei blocchi, sviluppati e non, in acque poco profonde sono già concessi in licenza, il potenziale vantaggio dovrebbe provenire da quelli che si trovano in acque profonde, parte del round di offerte competitive del 2020. Ma, il fatto che la gara d’appalto per le acque profonde del 2020 sia stata posticipata e subirà ulteriori ritardi a causa della morte improvvisa del ministro dell’energia di T&T, Franklin Khan, avvenuta all’inizio di quest’anno, avrà un impatto negativo sull’andamento della produzione del Paese. In definitiva, saranno necessari continui investimenti in nuove perforazioni esplorative per mantenere la produzione non solo in crescita, ma costante”.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.