Un modello operativo improntato a una forte cooperazione e politiche mirate possono fungere da catalizzatori per lo sviluppo di energia pulita nel sud est asiatico. E’ stato questo il messaggio emerso da un webinar di Irena e Asea center for energy tenutosi a metà agosto.
Sud-est asiatico, porre al centro le rinnovabili
In un contesto in cui gli obiettivi di sviluppo sostenibile assumono sempre maggior peso e la pandemia causa volatilità dei prezzi dei combustibili e incertezza economica, questo territorio, secondo l’Irena, può cogliere l’occasione per “mettere le fonti energetiche rinnovabili in prima linea nella sua pianificazione energetica e nel suo programma di crescita”.
Qualche numero
In particolare secondo l’ultimo Global renewable outlock realizzato dall’Irena il sud-est asiatico potrebbe soddisfare circa il 41% di tutto il suo fabbisogno energetico da energie rinnovabili entro il 2030. E creare altri 6,7 milioni di posti di lavoro verdi entro il 2050.
Necessario intervento politico per guidare la transizione
Secondo Gauri Singh, vicedirettore generale di Irena, ”la regione si trova a un bivio in termini di futuro energetico”. E l’energia sostenibile può essere la “pietra angolare della crescita” per i paesi Asean. Tuttavia perchè ciò avvenga nel migliore dei modi, è fondamentale “una rinnovata volontà politica”. E “l’adozione di forti quadri politici per guidare il progresso energetico sostenibile della regione”.
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