“Tecnologia e comunicazione sono elementi centrali nelle dinamiche del cambiamento climatico per questo lavoriamo per realizzare incontri come l’International Symposium“, va dritto al punto Andrea Boragno CEO di Alcantara all’apertura del convegno “Coping with change: Global warming and Decarbonization” organizzato dall’azienda (Venezia 1-2 marzo 2018). L’appuntamento, giunto alla sua quarta edizione, ha preso il via nella cornice dell’Università Internazionale di Venezia con diverse analisi di scenario strategico rispetto all’impatto del cambiamento climatico, possibili scenari di sviluppo e approcci risolutivi.
Gli scenari climatici
La situazione ambientale non è semplice ma i diversi speaker hanno concordato sulla necessità di avere una visione olistica nell’approccio al tema e hanno sottolineato la centralità di un cambiamento dello stile di vita.
Nel complesso, dal punto di vista politico, la scelta del panel che si è susseguito nella giornata è orientato verso un aumento del costo del carbone come rimarcato anche da Daniel Klingenfeld, Head of director staff del Potsdam Institute for Climate impact Research, dato dall’esternalità dei costi che lo caratterizzano. Mentre big data e digitalizzazione appaiono le chiavi di un abbattimento di costi e l’indirizzo verso una finanza sostenibile come suggerisce George Kell, Founder and Executive Director del United Nations Global Compact.
Non sono mancati segnali positivi dettati dalla fiducia nella scienza e nella creatività quali elementi da cui far scaturire soluzioni innovative che, come evidenzia Massimo Inguscio Presidente del CNR, sono il metodo che ha risollevato più volte le sorti degli uomini.
Il ruolo dell’utente finale
Centrale dunque l’approccio a comunicazione e ruolo del cittadino, che con le sue scelte influenza un target prezioso per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità: se stesso.
Ma quali sono i reali blocchi al miglioramento di stile di vita e consumi? Secondo l’indagine presentata dal Boston College degli USA lo status economico è direttamente proporzionale ai consumi e, quindi, agli sprechi energetici. Lo ha evidenziato anche Andrew Jorgenson, Professore del Dipartimento di sociologia al Morrissey College of Arts and Sciences Boston College, con i risultati dell’indagine svolta dalla sua struttura sul funzionamento di questa relazione. Un legame che si ripete anche nelle scelte alimentari. Analizzare e soprattutto far emergere questo legame può indirizzare al meglio un approccio in grado di aiutare a comprendere come e quanto sia necessario andare oltre la linea degli esperti e degli informati per coinvolgere l’utente finale.
In anteprima la video intervista ad Andrew Jorgenson del Boston College.
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