Secondo l’European geothermal energy council (Egec) è “fondamentale” che la Commissione europea riconosca la necessità di ricorrere al carbon pricing nel settore del riscaldamento/raffrescamento per riuscire a essere carbon neutral nel 2050.
Egec: “Il riscaldamento rappresenta la metà del consumo energetico dell’UE
Il settore del riscaldamento rappresenta “la metà del consumo energetico dell’UE”, spiega in nota European geothermal energy council. “Inoltre l’80% di questo mercato è dominato dai combustibili fossili. Che beneficiano di sussidi diretti e indiretti che escludono l’energia geotermica e altre tecnologie di energia rinnovabile. Un prezzo del carbonio uniforme in tutta Europa può far fronte, a esempio, a questa ingiusta distorsione del mercato interno”.
“Estensione del sistema Ets al riscaldamento è un passo importante”
“L’estensione del sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue al riscaldamento è un passo importante”. Servirebbe ad “accelerare la transizione energetica negli edifici e garantire la neutralità del carbonio entro il 2050”, sottolinea in nota Sanjeev Kumar, head of policy, di Egec geothermal. ”Un prezzo robusto del carbonio sufficiente per guidare il cambiamento trasformativo è inoltre la chiave per la corsa contro il tempo per affrontare l’emergenza climatica”.
Includere riscaldamento nel sistema Ets per promuovere le Fer
In conclusione, l’inclusione dei fornitori di riscaldamento e raffreddamento fossili nel sistema EU Ets è una caratteristica importante di un pacchetto completo di riforme climatiche. I ricavi ottenuti dalla vendita delle quote d’asta dell’EU Ets possono essere trasformati nuovamente in investimenti diretti nella ristrutturazione delle energie rinnovabili. In particolare per le famiglie più svantaggiate.
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