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David Sassoli, presidente Parlamento Ue

Il Parlamento europeo ha approvato in larga maggioranza, durante la sessione plenaria di oggi a Bruxelles, nuove misure per affrontare la crisi economica e sanitaria del Covid-19. Tra queste ci sono anche dei recovery bond con cui i singoli Paesi potranno mutualizzare il debito per la ricostruzione, ha precisato in conferenza stampa il presidente David Sassoli. I ricovery bond potranno essere usati solo per la “ricostruzione”, ha rimarcato più volte Sassoli, in quanto “c’è stata sempre l’indicazione ai singoli Paesi di essere responsabili del pregresso”. La scelta è frutto di trattati e valori dai quali “non si può prescindere”.

Fondo di solidarietà e risposta sanitaria coesa

Così facendo il Parlamento vuole condividere le spese dei singoli stati membri nella speranza della “mutualizzazione rispetto al debito che si produrrà nel piano di costruzione”. In questo momento unico, ha proseguito il presidente, “abbiamo bisogno di grande solidarietà in Europa” e “di non stravolgere le regole di convivenza comuni”. Per questo, il Parlamento ha chiesto l’istituzione di un fondo di solidarietà di almeno 50 miliardi di euro per aiutare gli sforzi attuali e futuri compiuti dai settori sanitari. Tra le proposte votate, anche l’aumento della produzione di prodotti chiave, dai farmaci ai dispositivi medici, e la creazione di un meccanismo europeo di risposta sanitaria per garantire una risposta efficace a qualsiasi tipo di crisi sanitaria futura.

Lotta alla disinformazione

La risoluzione approvata in plenaria ha evidenziato che la disinformazione sul Sars-Cov-2 rappresenta un problema per la salute pubblica. I deputati hanno votato l’istituzione di un canale di informazione europea per garantire ai cittadini informazioni accurate e verificate. Nel mentre, avanzano ai social media la richiesta di usare in modo proattivo le misure necessarie per fermare le fake news e i discorsi di odio.

23 aprile riunione del Consiglio Ue

La riunione del Consiglio Ue in cui saranno raccolte le proposte del Parlamento si svolgerà il prossimo 23 aprile. Solo allora, ha precisato Sassoli, questi recovery bond saranno identificati con una “parola definitiva”. “Sono molto soddisfatto – ha proseguito Sassoli – perché potrò andare alla riunione del 23 aprile del Consiglio Ue con strumenti e modalità con i quali organizzare l’uscita dall’emergenza delle nostre economie”. L’uscita dell’Ue dalla crisi avverrà quando tutti i Paesi saranno allineati. Altrimenti, ha concluso Sassoli, “sarà una vittoria dimezzata”.


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