Povertà energetica, informare per creare consapevolezza

Una serie di progetti per aiutare i cittadini a contrastare il fenomeno

IMG 8047La corretta informazione dei cittadini è uno degli elementi centrali su cui puntare per contrastare la povertà energetica. E’ in quest’ambito che bisogna agire per favorire, da un lato, l’accesso a strumenti di supporto mirati, dall’altro, abitudini di consumo volte a ottenere un risparmio in bolletta. Una maggiore conoscenza rappresenta infatti il primo step per promuovere consapevolezza nell’utente, stimolandolo ad adottare modelli di consumo energetico più efficienti.

E’ stato questo il fil troupe del convegno “Povertà energetica. Progetti e strumenti di intervento”, tenutosi ieri a Milano nell’ambito della Settimana delle Energie Sostenibili, in programma dal 18 al 24 marzo. L’evento è stata l’occasione per presentare una serie di progetti che hanno affrontato il fenomeno della povertà energetica da diversi punti di vista, evidenziandone la doppia natura di questione sociale e ambientale. Se da un lato le tematiche più citate sono state il ruolo chiave dell’efficienza energetica e del bonus energia (strumento non sufficientemente conosciuto dai cittadini), dall’altro è stata evidenziata anche l’importanza di un approccio che coinvolga in prima persona l’utente. A sottolineare quest’ultimo punto è stato in particolare Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana che ha spiegato come sia necessario introdurre una nuova modalità di intervento nella lotta alla povertà energetica, in grado di “favorire un percorso di autonomia” del cittadino attraverso la formazione e l’educazione.

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Il progetto “Energia su misura”

Il tema della corretta informazione e del coinvolgimento del cittadino è stato un fattore chiave anche per il progetto “Energia su misura” di RSE, che ha coinvolto, nel giro di tre anni, circa 80 famiglie residenti in tutt’Italia. Obiettivo dell’iniziativa – come ha spiegato Marco Borgarello Responsabile Gruppo di lavoro efficienza energetica di RSE  era quello di “misurare i consumi degli utenti, fornire conoscenze mirate per promuovere un uso sostenibile dell’energia e infine quantificare l’impatto che il percorso formativo aveva generato”. (guarda l’intervista video qui di seguito)

Il progetto ha applicato concretamente l’approccio di RSE al tema della povertà energetica. Una vision che si articola in quattro pilastri: riconoscere, conoscere, mitigazione e contrasto. Il riconoscimento in particolare è legato alla “definizione di metodologie che consentano di identificare famiglie in povertà energetica quantificando il fenomeno”. Il conoscere declina invece la questione dei “profili di consumo” e il potenziale della corretta informazione sulle abitudini di degli utenti in tema di utilizzo dell’energia. Gli altri due elementi distintivi della vision di RSE sono infine la mitigazione (politiche di intervento nel breve termine, supporto a pagamento della bolletta etc) e il contrasto al problema, ovvero interventi infrastrutturali di lungo temine incentrati sul ruolo chiave dell’efficienza energetica.

Il progetto Sans Papier

Gli interventi di manutenzione sugli impianti termici sono invece il focus del progetto sperimentale Sans Papier, promosso da Regione Lombardia, Città metropolitana di Milano, Provincia di Monza e della Brianza e Comune di Milano, insieme a una serie di partner.

Tra gli obiettivi della sperimentazione – che ha coinvolto alcuni Comuni della città metropolitana di Milano (tra cui Garbagnate e Cassano D’adda) – la semplificazione delle procedure di controllo degli impianti termici, l’erogazione di servizi gratuiti per il controllo e la sicurezza dell’impianto termico alle famiglie in situazione di maggiore vulnerabilità economica e la diffusione nei cittadini di una maggiore consapevolezza sull’importanza  della corretta manutenzione dell’impianto termico.

Il progetto, ha spiegato Roberto Maviglia, consigliere della Città Metropolitana di Milano, abbina in maniera indissolubile il piano della sostenibilità ambientale a quello della tutela sociale, focalizzandosi su due temi: quella della “sicurezza nelle case” e “quello delluso razionale dell’energia”. “L’auspicio – ha sottolineato Maviglia – è che si crei un network di soggetti pubblici e privati che possano intervenire su questi temi in maniera sinergica”.

 

Fratello Sole e Assist2gether

Altri esempi di iniziative legate al tema della povertà energetica presentati nel corso della giornata sono stati il progetto Assist, incentrato sulla figura del TED, a cui Canale Energia ha dedicato diversi articoli, e “Fratello Sole”, promosso dall’omonima associazione e dedicato alle realtà che operano nel terzo settore. Quest’ultimo progetto in particolare supporta associazioni o case di accoglienza in percorsi di efficientamento energetico e di adesione a paradigmi di consumo circolari. 

Bonus Energia, favorire l’accesso allo strumento

Nel corso del convegno non sono mancati spunti di riflessione legati ad aspetti normativi. A declinare il tema povertà energetica da questo punto di vista è stato Roberto Malaman,  Direttore Direzione Advocacy Consumatori e Utenti dell’Arera, che ha sottolineato, tra i tanti temi citati, come sul bonus energia ci sia un “problema di partecipazione”, nonostante lo strumento sia “funzionante e rodato“. Per quanto riguarda in particolare la  questione dell’automatismo dell’erogazione, ha aggiunto il Direttore Direzione Advocacy Consumatori e Utenti dell’Arera, è necessaria una norma primaria per far parlare le banche dati dell’Inps, che sanno chi ha le condizioni per avere diritto all’agevolazione, e il sistema informatico integrato.”


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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.