Assorimap, Assoambiente e Utilitalia chiedono alle istituzioni di riconoscere formalmente il contributo del riciclo meccanico della plastica, di premiare l’azione virtuosa delle aziende impegnate nel recupero di materia, mantenendo la competitività delle materie plastiche riciclate e introducendo un fattore di stabilità e certezza nelle congiunture di maggior volatilità del mercato.
Gestione rifiuti e obiettivi del Pniec al 2040
L’appello segue la pubblicazione dei dati dello studio realizzato dal Joint Research Centre della Commissione europea, secondo cui il riciclo meccanico delle plastiche può evitare fino a 7,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno in Italia. Per ogni tonnellata di polimero riciclato, la riduzione delle emissioni è compresa tra 1,1 e 3,6 tonnellate rispetto all’incenerimento, allo smaltimento in discarica e alla produzione di polimeri vergini. Il valore indicato nello studio permetterebbe al nostro paese di raggiungere l’obiettivo di abbattimento delle emissioni fissato dal Pniec per il settore della gestione dei rifiuti entro il 2040.
Questi risultati evidenziano, nel complesso, “il valore ambientale del riciclo delle materie prime secondarie, garantendo così un maggior contributo alla riduzione delle emissioni e alla decarbonizzazione” si legge nella nota stampa congiunta. Il sostegno istituzionale invocato dalle associazioni, consentirebbe di “sviluppare ulteriormente un settore di interesse pubblico che, grazie alla raccolta differenziata, rappresenta l’anello finale della filiera del riciclo, in linea con gli obiettivi europei di economia circolare, la Direttiva Sup e il nuovo Regolamento imballaggi” affermano Assorimap, Assoambiente e Utilitalia.
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Plastica: incentivi per favorire il riciclo meccanico
Nel sottolineare l’importanza del riciclo meccanico nel panorama della gestione dei rifiuti, ribadiscono inoltre che “un sistema efficace di raccolta differenziata è la chiave per migliorare il riciclo e raggiungere gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità ambientale”. In particolare, le associazioni fanno riferimento al riconoscimento di incentivi, “al fine di consentire alle imprese del settore di svolgere un crescente ruolo nell’economia circolare sia in Italia che in Europa” evidenzia la nota stampa.
La proposta si configurerebbe come una best practice di sostenibilità economico-industriale e ambientale a supporto alla decarbonizzazione dell’economia, rendendo ancora più strategico il settore della gestione dei rifiuti ma anche permettendo di risparmiare materie prime vergini.
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