Se su piattaforme social come TikTok spopolano i “meme” che mettono scherzosamente in luce le differenze fra la Gen Z e i predecessori Millennial, esiste anche qualcosa che accomuna le due generazioni: l’interesse nei confronti di sostenibilità, fashion e innovazione. Ecco perché si può parlare di una singola “Generazione GreenAethic”, secondo una serie di ricerche condotte sulle testate internazionali da Espresso Communication per conto di Omoda-Jaecoo, gruppo automobilistico di proprietà dello storico costruttore cinese Chery.
Cresce il mercato globale delle tecnologie verdi
A dimostrarlo ci sono prove concrete: l’80 per cento dei consumatori globali, stando al portale The Sustainable Investor, è disposto a pagare di più per prodotti premium di ogni tipologia che siano moderni, green oriented ed esteticamente piacevoli. Una tendenza che sembra trovare conferme proprio sui social media, dove l’hashtag #greentech conta quasi 255mila contenuti pubblicati su Instagram, e che si concretizza nella crescita del mercato globale delle tecnologie verdi: Fortune Business Insights prevede che il settore chiuderà l’anno con quasi venti miliardi di euro di fatturato; entro il 2032 si prevede poi un incremento di settanta miliardi.
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Fra le industrie maggiormente premiate, figurano:
- l’automotive, con un’offerta di veicoli sempre più all’avanguardia, come Omoda 5 e Jaecoo 7, appena sbarcati sul mercato italiano;
- la moda, sempre più attenta ai principi dell’economia circolare, dall’impiego di tessuti sostenibili alla valorizzazione dei capi di seconda mano, mercato destinato a superare i trecento miliardi di euro nei prossimi tre anni. Un esempio è quello di Fashion Robot, che ha trasformato capi esistenti in abiti di alta moda, futuristici e a basso impatto;
- il food, cui viene dato largo spazio anche sui social e in televisione. Un esempio di format è “Cucina in balcone con Ruben”, ideato dallo chef Ruben Bondì. “Come food influencer e private chef, sono testimone, ogni giorno, di come l’innovazione tecnologica stia trasformando ogni aspetto del nostro rapporto con il cibo. Noi chef siamo attenti a utilizzare elettrodomestici efficienti e sistemi di cottura a induzione per ridurre il consumo energetico, a limitare gli sprechi e a valorizzare ingredienti locali e sostenibili”, ha dichiarato Bondì.
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