In uno scenario mondiale che pone al centro il tema della transizione energetica, il settore dei combustibili deve “intensificare gli sforzi” per affrontare il cambiamento in modo mirato. Il comparto guida “i rendimenti a breve termine delle aziende, ma la mancata risposta alle crescenti richieste di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra potrebbe minacciare la loro accettabilità e redditività sociale a lungo termine”. E’ quanto ha sottolineato la Iea nel rapporto “L’industria petrolifera e del gas nella transizione energetica”, realizzato in collaborazione con il World economic forum e diffuso a fine gennaio.
Necessario ruolo più significativo nella lotta
alla climate crisis
“Qualunque sia il percorso che il mondo segue nei suoi sforzi per limitare l’aumento delle temperature globali – spiega l’agenzia in una nota – l’intensificazione degli impatti climatici aumenterà la pressione su tutte le industrie per trovare soluzioni. Mentre alcune compagnie petrolifere e del gas hanno preso provvedimenti per sostenere gli sforzi per combattere i cambiamenti climatici, l’industria nel suo insieme potrebbe svolgere un ruolo molto più significativo attraverso le sue capacità ingegneristiche, risorse finanziarie e competenze di gestione dei progetti”.
La transizione energetica implica un impegno trasversale a tutti i settori energetici, senza distinzioni, ha spiegato Fatih Birol, direttore dell’agenzia: ”Nessuna compagnia energetica sarà immune dagli effetti della transizioni di energia pulita Ogni parte del settore deve considerare come rispondere. Non fare nulla non è semplicemente un’opzione”.
Ridurre l’impronta ambientale
“Il primo compito da portare a termine nell’immediato, per tutte le parti del settore, è la riduzione dell’impronta ambientale delle proprie operazioni” – ha sottolineato Birol – “ad oggi, circa il 15% delle emissioni globali di gas serra legate all’energia proviene dal processo di estrazione di petrolio e gas dal suolo e ai consumatori. Gran parte di queste emissioni può essere abbattuta in modo relativamente rapido e semplice. “
Meno perdite di metano
Tra gli ambiti di intervento c’è quello della riduzione delle le perdite di metano nell’atmosfera. Altre vie percorribili sono l’intervento sul flaring e l’integrazione di energie rinnovabili a monte e del Gnl. “Inoltre, con il loro vasto know-how, le compagnie petrolifere e del gas possono svolgere un ruolo cruciale nell’accelerare lo spiegamento di opzioni chiave rinnovabili come l’eolico offshore, consentendo nel contempo alcune tecnologie energetiche pulite ad alta intensità di capitale, come la cattura del carbonio e l’idrogeno”, ha aggiunto Birol.
“Senza il contributo del settore, queste tecnologie potrebbero semplicemente non raggiungere la scala necessaria per spostare il quadrante sulle emissioni”, ha concluso il direttore della Iea.
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