La Nuova Zelanda ha posto fine al piano per fissare un prezzo alle emissioni agricole, compreso il metano prodotto da pecore e bovini. La mossa arriva dopo le pressioni degli agricoltori, secondo i quali la politica del pagamento delle emissioni avrebbe reso la loro attività meno redditizia.
Il governo ha dichiarato che sarà creato un gruppo con i rappresentanti del settore agricolo per trovare modi alternativi per ridurre il metano derivante dall’allevemento di pecore e bovini.
NEW ZELAND : Planning to charge farmers for sheep and cow burps to curb methane emissions https://t.co/VRWAD4S6ip pic.twitter.com/vo9MqzEkJV
— Sébastien ABIS (@sebastien_abis) June 13, 2022
Il piano originale prevedeva l’obbligo per gli agricoltori di pagare le emissioni di gas delle loro produzioni a partire dalla fine del 2025. In Nuova Zelanda, infatti, dove ci sono circa 10 milioni di bovini e 26 milioni di pecore, quasi la metà delle emissioni totali di gas serra proviene da questo settore.
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