Nel 2019 sono state raccolte in Italia 343.069 tonnellate di Raee. Il dato è in crescita del 10,45% rispetto all’anno precedente, registrando la performance migliore dal 2014. Segno più anche per la raccolta media procapite, che si attesta a 5,68 kg, con un aumento del 10,68%. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale 2019 del Centro di coordinamento Raee, presentato questa mattina durante una webconference.
Longoni, dg del Cdc Raee: “Un risultato molto soddisfacente”
“Il risultato registrato nel 2019 è per noi molto soddisfacente”, ha sottolineato il direttore generale del Cdc Raee, Fabrizio Longoni, che ha inoltre definito “molto buono” l’incremento in doppia cifra della raccolta rispetto al 2018.
Raee, dati per singolo raggruppamento
In generale il report mostra come il comparto dei Raee registri dati in crescita in tutti i cinque raggruppamenti di questa categoria di rifiuti.
Elettronica di consumo
Un risultato rilevante è quello dell’elettronica di consumo e dei piccoli elettrodomestici (R4), con un +15,28%, pari a 72.609 tonnellate.
Grandi bianchi
Bene anche la categoria dei grandi bianchi (R2). In questo caso la crescita è del 13,12%. Si tratta della tipologia di Raee più raccolta con 115.109 tonnellate, arrivando a rappresentare oltre un terzo del totale.
Freddo e clima
Il raggruppamento R1, quello freddo e clima, sale dell’11,06%. Il dato totale è invece 93.432 tonnellate.
Tv e monitor e sorgenti luminose
Tv e monitor (R3) raggiungono invece quota 59.853 tonnellate (+0,12%). Le sorgenti luminose (R5), infine, superano per la prima volta quota 2.000 tonnellate. Il dato segna una crescita del 5,36 %, in linea con il trend positivo iniziato nel 2018.
Rete infrastrutture, elemento chiave per potenziare raccolta Raee
I numeri mostrano inoltre la crescita della rete infrastrutturale attiva sul territorio nazionale. Il numero di centri di raccolta comunali ha raggiunto l’anno scorso quota 4.367.
Le differenze su base territoriale
Su base geografica, il report delinea scenari positivi per la raccolta dei Raee in quasi tutto il Paese. La quantità di rifiuti è infatti salita al Nord, al Centro, al Sud e sulle Isole. Tuttavia il Sud e le zone insulari registrano un gap importante rispetto alle regioni settentrionali.
Al Nord livelli di raccolta Raee superiori
“La raccolta nel nord Italia ha livelli sicuramente superiori alla media nazionale – ha spiegato Longoni – il centro del Paese ha invece valori allineati alla media nazionale e in alcuni casi superiori. Il sud Italia, infine, sta crescendo con tassi elevati di raccolta, ma di fatto ha ancora vaste aree del territorio, fra l’altro con popolazione molto elevata, come in Campania e Sicilia, che hanno registrato risultati estremamente bassi“.
“La maglia nera dell’anno 2019 spetta alla Campania – ha aggiunto – ciò ci deve far pensare. Aree con altissima densità di popolazione che raccolgono poco hanno per forza di cose un’alta dispersione di questi rifiuti, alimentando dei flussi non certo regolari e corretti da punto di vista ambientale”.
Il problema delle infrastrutture per la raccolta dei Raee
Da questo punto di vista “il problema su cui dovremo lavorare è la forte mancanza di infrastrutture”, ha spiegato il direttore generale del Cdc Raee. “I cittadini si comportano nello stesso modo virtuoso a Bolzano e a Reggio Calabria. Ma se mancano le infrastrutture esiste un problema, anche se un cittadino vuole comportarsi bene”.
Conferimenti in calo tra marzo e aprile per emergenza Covid-19
Longoni ha parlato, nel corso della webconference, anche dell’impatto della pandemia sulle richieste di ritiro dei Raee. “All’avvio dell’isolamento – ha detto – è stata osservata una diminuzione consistente dei flussi”. In particolare, dal 20 marzo al 10-12 aprile, il livello delle richieste di ritiro “si è ridotto del 20-25 %”. Tuttavia il trend sull’intero 2020 dovrebbe essere comunque di crescita, secondo le stime di Longoni, che prevede in linea di massima, per il periodo iniziale del prossimo anno, numeri analoghi a quelli registrati a inizio 2019.
Il nuovo sito sui dati di raccolta
Il webinar è stato anche l’occasione per lanciare il nuovo sito del Centro di coordinamento Raee. In questo modo, ha spiegato Longoni, “mettiamo i nostri database a disposizione di tutti in forma interrogabile. L’obiettivo è dare una visione d’insieme per “far capire, ad esempio, come è andata la raccolta a livello territoriale di singolo comune italiano”.
Fare confronti su andamento della raccolta dei Raee
“In particolare saranno disponibili informazioni su singole operazioni svolte nel corso di un intero anno. Andiamo online con una base dati che riguarda gli ultimi due anni. Ciò permetterà agli utenti di fare dei confronti”,ha aggiunto.
“La nostra idea è poi di estendere l’inserimento dei dati anche agli anni passati e di aggiornare periodicamente la piattaforma nel corso dell’anno. In questo modo si può dare a tutti la possibilità di vedere come si sta muovendo la raccolta dei Raee sul territorio italiano“, ha concluso.
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