Il problema delle microplastiche e del loro impatto sugli ecosistemi marini è un tema al centro dell’attenzione mondiale. Sono sempre più numerose le iniziative per arginare il fenomeno e le ricerche che approfondiscono la questione.
Francia, obbligo di filtri per microplastiche nelle lavatrici
Il governo francese ha stabilito, primo stato al mondo, di rendere obbligatoria tra 5 anni l’introduzione di un filtro per microplastiche all’interno delle lavatrici. In base a quanto affermato in un documento del Ministero della Transizione ecologica, risalente a fine gennaio, è stata adottata una misura nella legge anti-spreco che prevede per i produttori di lavatrici abbiano come deadline la fine del 2024 per abbinare ai loro elettrodomestici dispositivi per filtrare questi micromateriali.
Due studi sulle micorplastiche
Sempre in tema di microplastiche, un team di ricercatori olandesi e cinesi ha scoperto, in due distinte ricerche, come sia sempre più rilevante l’inquinamento dell’acqua dolce e dell’acqua di mare. La prima ricerca, quella dell’università olandese di Wageningen, ha evidenziato come le popolazioni di vermi Nadidae siano drasticamente diminuiti a causa dell’eccessiva concentrazione di microplastiche, con implicazioni per interi ecosistemi.
Il secondo studio dell’Università cinese del Guangxi invece, pubblicato sulla rivista Environmental science & technology, ha scoperto che è probabile che l’inquinamento da microplastica marina sia molto maggiore di quanto pensassimo finora, analizzando gli effetti deleteri sui vermi. Dall’analisi dei residui presenti sul fondale del Golfo di Beibu, una tradizionale zona di pesca in Cina e dai fiumi vicini, è emerso in particolare come le microplastiche siano cinque volte più concentrate in profondità rispetto ai sedimenti superficiali.
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