Lago Alberto Uganda
Lago Alberto Uganda

L’Uganda è stata indicata come potenziale quinto produttore di petrolio dell’Africa sub-sahariana nei prossimi cinque anni, grazie al progetto di un oleodotto dell’Africa orientale che ha ottenuto il via libera. 

La prima produzione, attualmente inesistente, è prevista per il 2025, quando il Paese raggiungerà 230.000 barili di petrolio al giorno. 

Conor Ward, analista oil&gas di GlobalData, commenta: “Lo sviluppo petrolifero del Lago Alberto in Uganda sarà uno dei più grandi visti in Africa negli ultimi 20 anni, prevedendo di recuperare oltre 1,5 miliardi di barili di petrolio. I campi di Tilenga e Kingfisher porteranno un valore significativo al governo del Paese e i due campi da soli potrebbero generare fino a 8 miliardi di dollari in entrate fiscali“.

Il campo Kingfisher, ora gestito dalla Cnooc (China national offshore oil corporation ) è stato scoperto 15 anni fa, ma negli anni ci sono stati ripetuti ritardi dei diversi partner nel decidere se investire o meno, disordini civili nella zona e più recentemente, dispute fiscali con il governo e per il percorso dell’oleodotto.

Ward conclude: “Le maggiori preoccupazioni sul percorso dell’oleodotto sono state sollevate dai cittadini locali per l’impatto sul territorio, poiché il percorso coprirà 1.400 km dal confine occidentale dell’Uganda al porto di Tanga in Tanzania e richiederà un riscaldamento costante e stazioni di pompaggio multiple a causa della natura cerosa del greggio. L’oleodotto sarà il più lungo costruito in oltre 20 anni nella regione e fornirà all’Uganda una via per l’esportazione del petrolio nei mercati internazionali”.


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