riciclo pale eoliche“L’eolico offshore galleggiante non è più una tecnologia di nicchia”. A parlare è il ceo di WindEurope Giles Dickson, intervenuto all’evento Fowt 2020 che si è tenuto dal 7 al 9 settembre a Marsiglia.

Eolico offshore galleggiante, entro 2030 possibili riduzioni di costi

Il comparto negli ultimi anni si è caratterizzato per “significative riduzioni dei costi”. Un calo che potrebbe aumentare in futuro se vengono adottate politiche adeguate di supporto al settore. Nello specifico, in base alle previsioni di Wind Europe, “maggiori volumi di produzione di turbine galleggianti potrebbero far calare i costi per l’eolico offshore galleggiante a 40-60 € / MWh entro il 2030”.

“L’industria è pronta ad aumentare i volumi di produzione”

“Il periodo dei progetti dimostrativi è finito. I contributi dei paesi dell’UE nei loro piani nazionali per l’energia e il clima mostrano che l’interesse per il vento galleggiante è elevato. (…) L’industria è pronta ad aumentare i volumi di produzione”, ha spiegato Dickson.

“Europa è il leader tecnologico globale”

Con il progetto Hywind da 30 MW in Scozia e il progetto Windfloat Atlantic da 24 MW in Portogallo, l’Europa, spiega l’associazione, “è il leader tecnologico globale per gli impianti eolici galleggianti”. Almeno sette paesi hanno piani concreti per installare il vento galleggiante nel prossimo decennio. Nuovi progetti sono previsti in Francia, Regno Unito, Norvegia, Portogallo, Spagna, Italia e Svezia. “Aumentare ulteriormente la pipeline per i progetti eolici galleggianti sarà fondamentale per sfruttare il potenziale di riduzione dei costi del vento galleggiante”, si legge ancora in nota.

Qualche numero

L’Europa vuole che l’eolico offshore rappresenti  il 25% della sua elettricità entro il 2050. WindEurope ha analizzato il potenziale di siti eolici offshore galleggianti nei mari del Nord, nell’Atlantico e nel Mediterraneo. Secondo i dati previsionali dell’associazione “330 MW di eolico offshore galleggiante possono essere installati entro il 2022 e fino a 7 GW entro il 2030”. Inoltre per raggiungere gli obiettivi di espansione dell’UE, “150 GW di turbine galleggianti potrebbero girare in Europa entro il 2050. Ciò significherebbe che entro il 2050, fino a un terzo di tutti gli impianti eolici offshore potrebbero essere galleggianti”.

“Eolico offshore galleggiante è essenziale per grandi volumi di elettricità verde”

“In un mondo di decarbonizzazione, l’eolico offshore galleggiante è una fonte essenziale per grandi volumi di elettricità verde”, ha sottolineato Dickson. “L’Europa deve sfruttare il suo vantaggio di prima mossa. Abbiamo aperto la strada all’eolico offshore fisso di fondo e ora siamo leader nel galleggiamento. I prossimi mesi possono essere decisivi per l’eolico offshore. I pacchetti di ripresa dell’Europa e i fondi stanziati per le tecnologie verdi potrebbero aiutare a costruire un’industria eolica galleggiante forte e orientata al futuro. E la strategia dell’UE per le energie rinnovabili offshore illustrerà in dettaglio il quadro normativo per l’ulteriore espansione del vento galleggiante. Gli stati membri e l’Unione europea hanno la possibilità di dimostrare che prendono sul serio il vento galleggiante“.


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