E’ in crescita a livello globale l’interesse nei confronti dell’idrogeno. Si tratta di un settore che viene percepito sempre di più ad “alto potenziale”, soprattutto nell’ottica della decarbonizzazione di comparti critici come quello dell’industria o del trasporto pesante. A sottolinearlo è un articolo firmato da Noé van Hulst della IEA (International Energy Agency) e pubblicato sul sito dell’agenzia.
I Paesi che hanno accettato la sfida
Tanti sono i Paesi che stanno già portando avanti una serie di progetti sperimentali in questo settore. Ci sono l’Austria, il Gippone, ma anche i Paesi Bassi che hanno annunciato progetti di idrogeno con capacità di 100 MW nei pressi di hub industriali. Si tratta soprattutto di studi di fattibilità che potrebbero anche non concretizzarsi in un vero e proprio investimento, ma che testimoniano un’attenzione crescente nei confronti del nascente mercato dell’idrogeno.
Tra decarbonizzazione e sicurezza energetica
Questo interesse per il settore è guidato da una duplice motivazione. Da una parte c’è l’enorme potenziale dell’idrogeno in termini di decarbonizzazione, dall’altro, il contributo in termini di sicurezza energetica. Secondo l’articolo della IEA, infatti, il ricorso consistente a questa fonte energetica ridurrebbe il bisogno di importazioni di petrolio e gas permettendo di immagazzinare energia da immettere successivamente in rete.
Un’azione politica coordinate
L’idrogeno pulito diventerà “una parte importante della strategia energetica dell’Unione europea”, spiega Van Hulst che sottolinea come la la sfida sarà l’abbattimento di barriere normative e infrastrutturali. Tuttavia, sottolinea l’articolo, “ci vorrà un po’ di tempo prima che questo scenario diventi realtà. Nel frattempo, i paesi dell’Europa nord occidentale hanno un’opportunità unica di utilizzare lo slancio attuale del mercato per creare insieme una serie di azioni politiche coordinate che potrebbero far ripartire lo sviluppo e la diffusione dell’idrogeno pulito”.
Collaborazioni pubblico privato
Altro tema chiave rilevato dall’articolo è la necessità di una collaborazione pubblico-privato per favorire lo sviluppo del mercato dell’idrogeno. Un approccio congiunto infatti aiuterà a far aumentare progetti considerati appetibili da un punto di vista bancario, “a causa diun maggiore potenziale di mercato”.
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