“La transizione del solo settore energetico all’energia pulita porterebbe il mondo solo a un terzo del cammino verso emissioni nette zero”. A dirlo è lo studio realizzato dall’Agenzia internazionale per l’energia Energy technology perspectives 2020 dell’Iea.
Transizione energetica e riduzione delle emissioni: necessaria più attenzione a trasporti ed edilizia
Per portare a compimento in modo efficace questo percorso, spiega l’Agenzia in una nota, “sarà necessario dedicare molta più attenzione ai settori dei trasporti, dell’industria e dell’edilizia. Che oggi rappresentano circa il 55% delle emissioni di CO2 del sistema energetico. Un uso molto maggiore dell’elettricità in questi settori, per alimentare veicoli elettrici, riciclaggio di metalli, riscaldamento di edifici e molti altri compiti, può dare il singolo più grande contributo al raggiungimento delle emissioni nette zero, sebbene saranno necessarie molte più tecnologie”.
Birol: “Su transizione crescente ottimismo nonostante il Covid”
“Nonostante le difficoltà causate dalla crisi del Covid-19, diversi sviluppi recenti ci danno motivo di un crescente ottimismo sulla capacità del mondo di accelerare le transizioni di energia pulita. E di raggiungere i suoi obiettivi energetici e climatici”, sottolinea in nota Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Aie. “Tuttavia – aggiunge – rimangono problemi importanti. Questo nuovo rapporto dello Iea non solo mostra l’entità della sfida. Ma offre anche una guida vitale per superarla”.
“Con il solare le Fer stanno arrivando a nuove vette”
“Il solare sta portando le energie rinnovabili a nuove vette nei mercati di tutto il mondo”, ha aggiunto Birol. “Tassi di interesse bassissimi possono aiutare a finanziare un numero crescente di progetti di energia pulita”, ha aggiunto, rimarcando il ruolo chiave dei governi nel rimuovere gli ostacoli allo sviluppo dell’energia pulita.
“Necessario accelerare”
“Tuttavia – ha precisato il diretto esecutivo dell’Aie – abbiamo bisogno di un numero ancora maggiore di paesi e imprese che intraprendano questo percorso virtuoso. Dobbiamo inoltre raddoppiare gli sforzi per portare l’accesso all’energia a tutti coloro che attualmente ne sono privi. E dobbiamo affrontare le grandi quantità di emissioni delle infrastrutture energetiche esistenti e in uso in tutto il mondo. Che minacciano di mettere fuori portata i nostri obiettivi condivisi“
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