La forte compenetrazione tra le problematiche ambientali che affliggono il nostro pianeta e il settore economico finanziario è ormai un dato consolidato. Sempre di più gli investitori stanno maturando la consapevolezza che sia importante valutare i rischi finanziari connessi al cambiamento climatico favorendo una tematizzazione adeguata di queste questioni che punti su una visione sinergica e trasversale ai diversi settori e sull’importanza della quantificazione di impatti e risultati.
Quantificare il rischio
Un valido strumento da sfruttare per gestire queste problematiche, secondo assicuratori e fondi pensione, come si legge in un articolo della Reuters, potrebbe venire dalle metriche che quantificano l’impatto delle aziende nell’incremento della temperatura globale. Anche se attualmente non è ancora uno strumento che si può definire pervasivo a livello di imprese, sta comunque iniziando a farsi strada su scala globale. Tuttavia, accanto a questa crescente attenzione nei confronti di queste soluzioni, si registra ancora una carenza di dati e metodologie standardizzati.
Puntare su un approccio sinergico
Sul ruolo delle banche nella lotta al cambiamento climatico è intervenuto in questi giorni anche la Banca dei Regolamenti Internazionali, un’organizzazione internazionale con sede sociale a Basilea, in Svizzera. Nello specifico la Bri ha sottolineato in una pubblicazione come non ci si possa aspettare che le banche centrali “salvino il mondo dai cambiamenti climatici”. La via più efficace, secondo l’organizzazione, è la promozione di un approccio sinergico e coordinato tra politica del governo e regolamentazione finanziaria.
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