In Italia crescono i consumi petroliferi, ma restano inferiori ai livelli pre-pandemici

Nei primi sette mesi del 2022, abbiamo consumato 33,4 milioni di tonnellate di petrolio, in aumento rispetto al 2021.

  • Tra gennaio e luglio 2022, i consumi petroliferi italiani sono stati di circa 33,4 milioni di tonnellate, valore in aumento rispetto al 2021 ma inferiore a quello del 2019.
  • Nel mese di luglio, in particolare, il consumo è stato intorno ai 5,2 milioni.
  • Le immatricolazioni di autovetture nuove dimostrano l’interesse verso i veicoli a propulsione ibrida.
consumi petroliferi
Tornano a decollare gli aerei © Pixabay

In Italia, nei primi sette mesi del 2022, i consumi petroliferi sono ammontati a 33,4 milioni di tonnellate. Una cifra che risulta superiore dell’8,7 per cento rispetto a quella registrata nei primi sette mesi del 2021, ma inferiore del 4 per cento rispetto ai valori del 2019. Lo rende noto l’Unione energie per la mobilità (Unem).

I consumi nel mese di luglio

Guardando nello specifico al mese di luglio, il consumo è stato di circa 5,2 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2021. I consumi di carburanti autotrazione sono ammontati a circa 2,8 milioni di tonnellate, di cui 0,7 milioni di benzina e 2,1 milioni di gasolio – più bassi rispetto allo stesso mese del 2021 che vantava un giorno lavorativo in più. Il gpl autotrazione risulta in diminuzione del 4,3 per cento.

L’utilizzo del carburante per aerei, diminuito durante la pandemia, è cresciuto di circa il 60 per cento rispetto a luglio 2021, anche a causa della ripresa del turismo statunitense. Un risultato che resta comunque inferiore a quello registrato nel 2019, in parte per l’assenza del turismo russo e la lenta ripresa del mercato asiatico. Aumentano costantemente, invece, i consumi di raffineria (+35,3%), i consumi per la produzione elettrica (+9%) e i consumi di olio combustibile per la termoelettrica (+61%). A livello generale, comunque, nel mese di agosto si prevede un ulteriore rallentamento dei consumi.

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Diminuisce l’interesse nei confronti dei veicoli a diesel e benzina, mentre cresce quello nei confronti dell’ibrido © Pixabay

Le immatricolazioni di nuove autovetture

Tra gennaio e luglio, le immatricolazioni di autovetture nuove hanno evidenziato una perdita del 20,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: quelle a benzina hanno rappresentato il 28,2% del totale (contro il 31,7% negli stessi mesi del 2021); quelle diesel il 20,2% (contro il 23,7% nel 2021), mentre le ibride si sono attestate al 32,9% (contro il 27,6%). Diminuisce quindi l’interesse nei confronti dei veicoli a diesel e benzina, mentre cresce quello nei confronti dell’ibrido.


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